È stato trovato il corpo della dodicesima vittima dell'alluvione di Ischia: il cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco nella zona del parcheggio del Rarone, ai piedi di via Celario a Casamicciola, dove è confluita gran parte della frana staccatasi dal monte Epomeo. Il corpo è in via di identificazione da parte dei carabinieri.
La tragedia è al centro delle polemiche: è da diversi anni che anche i rappresentanti della società civile denunciano i continui abusi edilizi a Ischia e altrove, (peraltro realizzati in zone pericolose) e l'inerzia della politica nei confronti dei problemi legati al dissesto idrogeologico. Ciò nonostante, il suolo continua ad essere invaso, impermeabilizzato e cementificato a livelli impressionanti.
Intanto solo oggi si è avuta notizia che lo scorso 10 novembre la Corte di Appello di Napoli ha ratificato la prescrizione dei reati contestati all'ex sindaco di Casamicciola, Vincenzo D'Ambrosio, finito sotto processo per l'alluvione che nel novembre 2009 provocò la morte di una 15enne, 14 feriti e notevoli danni. Su quei reati era caduta la tagliola della prescrizione già prima della sentenza del processo di primo grado, al termine del quale D'Ambrosio venne condannato a 4 anni per omicidio colposo e assolto dall'accusa di disastro colposo insieme con altri imputati tra i quali figurava anche il suo predecessore Giuseppe Ferrandino. Per il Tribunale di Napoli, D'Ambrosio (che aveva provveduto a diramare l'allerta meteo moderata qualche giorno prima) avrebbe dovuto anche avvertire la popolazione e disporre altri interventi di specifica competenza dell'amministrazione comunale. L'ex primo cittadino ha impugnato la sentenza sostenendo che l'evento era imprevedibile ed eccezionale.

Reportage da Ischia
Telegiornale 28.11.2022, 21:00

Le considerazioni da Ischia
Telegiornale 28.11.2022, 21:00