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Francia, in marcia contro la legge sull’immigrazione

Circa 150’000 manifestanti hanno aderito all’appello lanciato da oltre 200 personalità transalpine per fare pressione sull’esecutivo, perché non sia promulgato il testo

  • 21 gennaio, 19:34
  • 21 gennaio, 22:34

Proteste in Francia contro la riforma dell'immigrazione

Telegiornale 21.01.2024, 20:00

  • Keystone
Di: Ats/sdr

E’ stata una domenica di cortei in Francia dove, a quattro giorni dalla tanto attesa decisione del Consiglio costituzionale sulla legge contro l’immigrazione varata a dicembre, un gruppo nutrito di oppositori ha fatto sentire la propria voce per le strade del paese. Sono 150’000 secondo il sindacato CGT, di cui 25’000 solo a Parigi. Secondo il ministero degli interni il numero totale è vicino alle 75’000 unità.

Come detto, costoro si oppongono alla promulgazione di una legge che è stata paragonata a una vittoria ideologica dell’estrema destra e che ha attirato plauso e voti del “Rassemblement National”.

I manifestanti hanno aderito all’appello lanciato inizialmente da 201 personalità di spicco per fare pressione sull’Esecutivo che potrebbe promulgare rapidamente il testo approvato a metà dicembre, a meno che il massimo tribunale amministrativo non lo censuri completamente e inaspettatamente il 25 gennaio.

Le reazioni alla “frattura dei diritti costituzionali”

“Fa male vedere che, alla fine, il governo sta copiando il programma del Rassemblement National”, ha riferito Ethan Marie, uno studente di scuola secondaria della regione di Parigi. Alla manifestazione di Parigi, Mady Cissé, 59enne senegalese lavoratore temporaneo nel settore edile, ha apprezzato il sostegno che ritiene “significativo” ma “anche logico”. “Siamo noi che ci alziamo alle 5 del mattino per andare a lavorare nell’edilizia, ha spiegato, per togliere la vostra spazzatura... anche gli uffici delle prefetture che ci rifiutano i documenti, siamo noi che li puliamo”, ha osservato il lavoratore con permesso di soggiorno temporaneo.

“Questa legge rappresenta una rottura con i principi francesi che risalgono al 1789 per il diritto di cittadinanza e al 1945 per l’universalità della protezione sociale”, ha spiegato Sophie Binet, segretaria generale della CGT, che ha invitato alla mobilitazione insieme alla sua omologa della CFDT, Marylise Léon. Diversi leader della sinistra, tra cui Manon Aubry (LFI), Marine Tondelier (Ecologistes), Olivier Faure (PS) e Fabien Roussel (PCF), hanno criticato un Esecutivo “che ha aperto il ponte levatoio alle idee dell’estrema destra”.

Francia, sì a controversa legge sull'immigrazione

Telegiornale 20.12.2023, 20:00

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