Venti di recessione spirano nell'Eurozona, anche per gli ulteriori segnali di rallentamento in Cina. Il calo degli indici pmi nel Vecchio Continente fa temere una brusca frenata dell'economia e gela le Borse, caute di fronte a un quadro che appare sempre di più in via di deterioramento.
Le piazze finanziarie europee chiudono tutte deboli, con il settore del lusso pesante e l'energia che brilla con la decisione di Arabia Saudita e Russia di continuare con i tagli alla produzione fino alla fine dell'anno.
Debole anche l'euro, che scende ai minimi da tre mesi rispetto al dollaro.
Nell'area euro i dati economici puntano a una frenata dell'economia. L'indice Hcob Pmi della produzione composita dell'Eurozona elaborato da S&P Global è sceso ad agosto a 46,7 da 48,6 di luglio, in quello che è stato il terzo mese consecutivo di contrazione della produzione e il maggior calo da novembre 2020.
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