Gaza, superati i 20’000 morti

Il bilancio dei morti a Gaza ha raggiunto 20’057 vittime e 53’320 feriti dal 7 ottobre scorso. Lo ha annunciato il ministero della Salute palestinese sui propri profili social.

Nelle ultime 48 ore, aggiunge la nota, nella Striscia di Gaza si sono registrate 390 vittime e 734 feriti.

Nella notte è stato di nuovo rinviato il voto al Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla risoluzione a Gaza. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo le quali il voto è ora previsto per oggi (venerdì), ma il nuovo testo, frutto di accesi negoziati sotto la minaccia di un nuovo veto americano, non assomiglia più alla versione messa sul tavolo domenica dagli Emirati Arabi Uniti.

La nuova bozza di risoluzione redatta giovedì, secondo quanto riportato dall’AFP, chiede “misure urgenti per consentire immediatamente un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e anche per creare le condizioni per una cessazione duratura delle ostilità”. Il riferimento a una “cessazione urgente e duratura delle ostilità” presente nel primo testo è scomparso, così come la richiesta meno diretta nella versione successiva di una “sospensione urgente delle ostilità”.

L’ambasciatrice degli Stati Uniti all’ONU Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che dopo aver “lavorato duro e diligentemente nel corso della scorsa settimana” con l’Egitto e gli Emirati Arabi Uniti sulla risoluzione per Gaza, Washington era pronta “a sostenere la bozza così come era scritto”. Lo riporta il New York Times. Non è chiaro a questo punto cosa possa aver impedito per l’ennesima volta il voto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il Consiglio, ampiamente criticato per la sua inazione dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, sta negoziando duramente da diversi giorni, mentre le Nazioni Unite hanno avvertito dell’insicurezza alimentare “senza precedenti” di cui soffrono gli abitanti di Gaza, ora minacciati anche dalla carestia.