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ONU, ennesimo rinvio del voto su Gaza

“Il Consiglio di sicurezza ha accettato di continuare i negoziati per concedere più tempo alla diplomazia” - Hamas: “Raggiunti i 20’000 morti a Gaza”

  • 20 dicembre 2023, 20:26
  • 20 dicembre 2023, 22:31
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La riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 19 dicembre 2023

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Di: ATS/ANSA/M. Ang. 

Slitta di nuovo il voto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla nuova risoluzione su Gaza. “Il Consiglio di sicurezza ha accettato di continuare i negoziati oggi (mercoledì) per concedere più tempo alla diplomazia. E la presidenza riprogrammerà l’adozione per domani mattina (giovedì)”, ha detto il presidente di turno dell’organismo, l’ambasciatore dell’Ecuador Jose Javier De La Gasca Lopez-Dominguez.

Al Palazzo di Vetro si lavora alla risoluzione che prevede una “sospensione delle ostilità”, nella formula che eviterebbe un nuovo veto degli Stati Uniti, che non intendono dare fiato a Hamas. Nella bozza circolata nelle ultime ore, il Consiglio di sicurezza chiede “pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi” e la liberazione di tutti gli ostaggi, si esortano le “parti in conflitto a Gaza a rispettare i loro obblighi verso il diritto internazionale in materia di protezione dei civili” e ad “astenersi dal privare la popolazione civile nella Striscia dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria indispensabili alla sopravvivenza”.

Per il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale USA, John Kirby, sarebbe inoltre importante che nel testo ci fosse anche la condanna di Hamas. Posizione condivisa dal governo italiano, ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando che per la mancanza di una condanna chiara delle responsabilità di Hamas l’Italia - che attualmente non siede nel Consiglio di sicurezza - si era in precedenza astenuta in Assemblea.

Un diplomatico dell’ONU ha dichiarato alla BBC che servirebbe “un miracolo” perché la risoluzione passi. Ma il segretario di Stato Antony Blinken ha assicurato che gli USA sono concentrati nel porre fine alla guerra a Gaza “il prima possibile” e “a riportare gli ostaggi a casa”. L’amministrazione Biden teme infatti le ripercussioni di un conflitto prolungato sul voto del 2024 e, secondo il Washington Post, punterebbe a convincere Israele a passare almeno ad una fase meno intensa della guerra entro la fine dell’anno.

Da settimane Washington si dichiara contraria ad un cessate il fuoco, ma favorevole a tregue umanitarie che permettano di far entrare gli aiuti a Gaza. La risoluzione ribadisce la richiesta di “una soluzione a due Stati, con la Striscia di Gaza come parte di uno Stato palestinese”.

Hamas, il bilancio dei morti a Gaza è salito a 20’000

Le autorità di Hamas nella Striscia di Gaza hanno affermato oggi che almeno 20’000 persone sono state uccise nel territorio palestinese dall’inizio della guerra con Israele, lo scorso 7 ottobre. Circa 8’000 bambini e 6’200 donne si contano tra le vittime, ha sostenuto Hamas.

ONU: “Biden fermi la carneficina a Gaza”

“Presidente Biden, per favore, per favore intervenga per fermare questa insensata carneficina di civili innocenti a Gaza. Ogni giorno in più in cui la comunità internazionale non agisce per fermare la campagna di sterminio di Israele è un altro chiodo sulla bara dell’umanità e dell’ordine basato sulla legge internazionale”. Lo scrive su X, rivolgendosi direttamente al presidente USA, Francesca Albanese, la relatrice speciale dell’ONU per i territori palestinesi occupati.

Netanyahu: “La guerra continuerà fino a che Hamas non verrà eliminato”

Intanto i colloqui tra le parti, ancora mediati da Qatar ed Egitto, si scontrano sulle condizioni poste dalla fazione palestinese, che vorrebbe un cessate il fuoco duraturo, e sull’ostilità di Benyamin Netanyahu. “La guerra continuerà fino a che Hamas non verrà eliminato, fino alla vittoria”, ha ribadito per l’ennesima volta il premier israeliano. “Chi pensa che ci fermeremo, non è collegato alla realtà”, ha tagliato corto, gelando le aspettative della comunità internazionale e di fatto smentendo l’apertura del giorno prima del presidente Isaac Herzog.

Macron, combattere terrorismo non significa spianare Gaza

Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che combattere il terrorismo non significa “spianare Gaza”, riferendosi alla risposta di Israele dopo l’attacco senza precedenti dei militanti di Hamas il 7 ottobre scorso. “Non possiamo lasciare che si radichi l’idea che una lotta efficace contro il terrorismo implichi che Gaza sia spianata o che siano attaccate indiscriminatamente le popolazioni civili”, ha precisato Macron all’emittente France 5.

Hamas chiede un cessate il fuoco permanente

Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è nel frattempo arrivato al Cairo per discuterne con funzionari egiziani, dopo una prima tappa a Teheran. Al ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, Haniyeh ha assicurato che la sua organizzazione è pronta al cessate il fuoco, ma ha aggiunto che non lo negozierà finché Israele continuerà ad attaccare la Striscia di Gaza. “L’aggressione contro il popolo di Gaza da parte del regime sionista è senza precedenti”, ha affermato.

Secondo fonti israeliane alla CNN, Israele e Hamas non sono affatto “vicini a un accordo finale al momento”. In cambio del rilascio di tutti gli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia - secondo il governo, 108 vivi e i corpi di altri 21 -, il gruppo armato avrebbe chiesto la liberazione dalle carceri israeliane di detenuti palestinesi di “peso maggiore” rispetto a quelli rilasciati nella prima tranche di scambi poche settimane fa. Secondo altre fonti, sempre israeliane, Israele avrebbe invece presentato a Hamas la proposta per una pausa nei combattimenti di una settimana in cambio di 40 ostaggi.

“Non giocheremo a questo gioco”, ha avvertito l’esponente di Hamas Ghazi Hamad, ribadendo di puntare a un cessate il fuoco permanente e non a una tregua temporanea. Altrimenti, ha spiegato ad Al Jazeera, “Israele prenderà la carta degli ostaggi e dopo comincerà un nuovo round di massacri contro il nostro popolo”. “Per ora sono ancora trattative. Non c’è nulla di definitivo”, ha confermato un funzionario vicino al dossier.

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