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Germania, la legge sull’aborto potrebbe essere rivista

Una commissione di esperti nominata dal governo ha stilato un rapporto che potrebbe rendere meno difficile interrompere la gravidanza - L’esecutivo prende tempo

  • 16 aprile, 05:47
  • 16 aprile, 08:36
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Germania, l'aborto al centro del dibattito politico

Telegiornale 15.04.2024, 20:00

Di: TG/sdr 

In Germania il diritto all’aborto è tornato al centro del dibattito politico. Questo anche per effetto di un rapporto sul tema contenente alcune raccomandazioni per il legislatore, uno studio richiesto dalla Commissione per l’autodeterminazione riproduttiva e la medicina riproduttiva istituita dal governo federale tedesco.

L’interruzione di gravidanza, infatti, è ancora legalmente proibita dall’articolo 218 del codice penale, a meno che non sussista un pericolo per la salute del feto o della madre, o in caso di stupro. Ma la realtà dei fatti è un’altra. Negli anni la pratica è stata depenalizzata dalla giurisprudenza. Oggi quindi una donna può interrompere una gravidanza nelle prime 12 settimane senza finire nei guai con la giustizia a patto che si sottoponga a una visita medica.

Una prassi che per chi si batte per i diritti delle donne non è più sostenibile, come riferito da Elisabeth Stützer dell’Alleanza per l’Autodeterminazione Sessuale, secondo la quale “gli appuntamenti per una consulenza o una visita dal ginecologo sono troppo difficili da organizzare e questo mette le donne incinte sotto una pressione incredibile”. La situazione attuale è il risultato di un compromesso che risale alla riunificazione. Nella DDR infatti la legge sull’aborto era molto più liberale rispetto a quella della Repubblica federale, così si cercò di trovare una quadra, una soluzione che il Governo vuole cambiare.

Frauke Brosius-Gersdorf, professoressa di diritto all’Università di Potsdam, spiega che “fa differenza se l’aborto è legale o illegale nelle prime fasi della gravidanza. In Germania le compagnie di assicurazione sanitaria coprono i costi solo se l’aborto è legale a tutti gli effetti”.

Il tema nel Paese è oggetto di discussione anche dal punto di vista morale, i partiti conservatori accusano l’esecutivo di voler aprire nuove fratture sociali e politiche ma questa è una tesi che non convince gli esperti. “Nel campo della medicina riproduttiva - spiega Claudia Wiesemann, professoressa di etica all’Università di Göttingen - la società è già molto più avanti rispetto alle norme. Questa legge ha più di 33 anni. Oggi la società è diversa, più aperta sull’aborto, gli interessi delle donne sono presi più seriamente e sono anche più riconosciuti”.

Prima di prendere una posizione ufficiale il Governo ha detto che si prenderà il tempo per esaminare dettagliatamente il rapporto della commissione, ma in ogni caso la strada di questo progetto non sarà priva di ostacoli a cominciare dal pensiero della religione.

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