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Ghuta, "attendiamo di morire"

Continua il bombardamento dell'area ribelle vicino a Damasco, l'ONU chiede una tregua

  • 21 febbraio 2018, 22:07
  • 23 novembre, 02:28
Soccorsi a un bambino ferito

Soccorsi a un bambino ferito

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Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha chiesto mercoledì la cessazione immediata delle ostilità nella zona ribelle della Ghuta orientale, vicino a Damasco, assediata dall'esercito siriano che la bombarda senza sosta da giorni con un bilancio che supera ormai i 300 morti, secondo le cifre fornite dal locale Osservatorio dei diritti umani. Gli elicotteri del regime hanno sganciato ancora, in giornata, razzi e barili esplosivi su città e villaggi in cui risiedono 400'000 persone.

"Attendiamo il nostro turno di morire", dicono gli abitanti. Le Nazioni Unite hanno avvertito che gli attacchi contro gli ospedali e altre infrastrutture civili potrebbero costituire un crimine di guerra. Il Consiglio di sicurezza potrebbe presto pronunciarsi su un cessate il fuoco di un mese nel paese martoriato da anni di guerra, una proposta sostenuta da Svezia e Kuwait che però la Russia, che dispone di un diritto di veto, ha già definito non realistica.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha chiesto intanto che il suo personale sia autorizzato ad accedere all'area sotto attacco per prestare soccorso ai numerosi feriti.

pon/AFP/Reuters

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