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Un'alleanza curdo-siriana

I difensori di Afrin sotto attacco turco ottengono aiuto all'esercito governativo

  • 19 febbraio 2018, 00:38
  • 23 novembre, 02:30
Afrin e Manbji dove si trovano i marines al centro del recente accordo tra Turchia e USA che prevede il ritiro oltre l'Eufrate dei soldati americani

Afrin e Manbji dove si trovano i marines al centro del recente accordo tra Turchia e USA che prevede il ritiro oltre l'Eufrate dei soldati americani

L'esercito di Damasco nelle prossime ore sarà dislocato al fianco delle forze curde che si oppongono all'attacco turco nella regione di Afrin, lanciato il 20 gennaio da Ankara con i suoi alleati dell'Esercito siriano libero (FSA), ufficialmente per combattere la presenza dell'IS.

Il Governo di Bashar al Assad e le milizie dell'Unità di Protezione Popolare (YPG) hanno concluso un accordo in tal senso. Lo ha dichiarato Badran Jia Kurd, consigliere dell'amministrazione creata dai curdi nel nord della Siria. I vertici militari siriani non hanno invece rilasciato dichiarazioni sulla questione.

Si tratta di un'alleanza sui generis (lo stesso responsabile curdo ha ammesso di non sapere quanto potrà durare) e di natura puramente militare, dettata dalla necessità comune di contrastare l'avanzata delle forze turche. Le questioni politiche e amministrative saranno oggetto di ulteriori trattative. L'intesa appare molto fragile anche perché potrebbe essere sgradita alla Russia per non complicare ulteriormente i suoi rapporti con Recep Tayyip Erdogan.

Diem/Reuters/AFP

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