I curdi e i simpatizzanti della loro causa partiti lunedì da Losanna alla volta di Ginevra hanno esposto venerdì, davanti alla sede delle Nazioni Unite, le loro rivendicazioni: proibizione di sorvolo dell'area di Afrin, la città siriana attualmente sottoposta ai bombardamenti turchi, truppe internazionali alla frontiera tra i due paesi e applicazione delle convenzioni internazionali.
I curdi riuniti per Afrin sulla Place des Nations a Ginevra
ats 16.02.2018, 18:00
Non sono mancate le invettive nei confronti di Recep Tayyip Erdogan, l'uomo forte di Ankara. Il presidente, definito un dittatore, è stato accusato di fascismo, terrorismo, assassinio e genocidio per la morte, a causa dell'offensiva iniziata il 20 gennaio e ufficialmente diretta contro gli estremisti dello Stato islamico, di 150 civili.
Alla marcia avevano partecipato 1'200 persone e 2-3'000 (molte di meno secondo la polizia) sono quelle che hanno preso parte alla manifestazione che ha concluso la protesta.
ATS/dg