Le autorità turche hanno arrestato oltre 300 persone sospettate di "propaganda terroristica" sulle reti sociali contro l’offensiva che Ankara sta conducendo da una decina di giorni contro le milizie curde nel nord-ovest della Siria, nell’enclave di Afrin in particolare.
Parecchi responsabili locali del principale partito filo curdo in Turchia sono pure stati interrogati dalle forze dell’ordine dopo l’inizio dell’offensiva contro Afrin. Un alto responsabile del partito ha fatto sapere, auspicando ad un intervento della comunità internazionale per mettere fine alle operazioni militari turche, che oltre 200 membri del partito sono stati sospettati di "propaganda terroristica e incitazione all’odio".
Nella zona dei combattimenti, frattanto, lo stato maggiore di Ankara riferisce che sono “almeno 597 i membri delle organizzazioni terroristiche curde PKK e YPG e dell’IS neutralizzati nell'offensiva contro l'enclave curdo-siriana di Afrin”. Nella notte su lunedì l’esercito turco ha compiuto nuovi raid aerei sula regione.
ATS/ANSA/AFP/Swing