Accusati da sinistra di abusare della loro posizione, da destra di censurare il libero pensiero, i giganti di internet sono sotto il torchio della sottocommissione alla concorrenza del Congresso degli Stati Uniti, che sta interrogando in teleconferenza gli amministratori delegati di Facebook (Mark Zuckerberg), Apple (Tim Cook), Amazon (Jeff Bezos) e Alphabet - casa madre di Google (Sundar Pichai). I lavori dureranno tutta la giornata.
Le critiche dei democratici si concentrano sulle pratiche anticoncorrenziali. I giganti di Internet “Hanno troppo potere ed usciranno certamente dalla pandemia ancora più forti e potenti”, ha detto il presidente della sottocommissione, David Cicilline. Google e Facebook si accaparrano gran parte del mercato pubblicitario digitale mondiale, grazie anche all’uso dei dati personali degli utenti. E quando un concorrente minaccia il trono, il modo migliore per liberarsene è acquistarlo, come ha fatto Facebook con Instagram, ha ricordato il presidente della commissione per gli affari giudiziari della Camera dei rappresentanti, Jerry Nadler.
A meno di cento giorni dalle presidenziali, molti repubblicani concentrano invece le loro domande critiche sul presunto atteggiamento censorio che le Big Tech manifesterebbero nei confronti del pensiero conservatore, con la rimozione di contenuti ritenuti non idonei. “Hanno lanciato la caccia ai conservatori e questo è un fatto”, ha tuonato Jim Jordan, uno degli eletti più vicini a Donald Trump, enumerando una serie di casi.
I quattro patron hanno fatto appello soprattutto ai benefici occupazionali generati dalle loro compagnie e al patriottismo: hanno definito le loro aziende “fieramente americane” (Mark Zuckerberg) e intrise di valori statunitensi che sono alla base del loro successo: libertà, democrazia e spirito di innovazione. “Non è detto che saranno i nostri valori a vincere sempre”, ha detto Zuckerberg, riferendosi ai progressi della Cina nella creazione di una Internet parallela su scala globale.
USA, il Congresso e il potere dei grandi del web
Telegiornale 30.07.2020, 14:30