Gli Stati Uniti vanno alle urne in un clima tesissimo, con lo spettro di incidenti e rivolte. Alla vigilia del voto, le autorità hanno messo in atto misure eccezionali a tutti i livelli per rafforzare la sicurezza degli addetti alle elezioni e delle schede elettorali.
Un'immagine scattata lunedì 4 novembre nei dintorni della Casa Bianca a Washington
L’FBI ha istituito un posto di comando nazionale a Washington per monitorare le minacce 24 ore su 24 per tutta la settimana. In Nevada, nello Stato di Washington e in Oregon è stato mobilitato un contingente della Guardia Nazionale per contribuire a garantire una “giornata elettorale sicura e senza problemi”. Secondo il Pentagono, almeno 17 Stati hanno messo in allerta diverse centinaia di soldati.
“Voglio essere sicuro che siamo pronti a rispondere a qualsiasi ulteriore disordine civile”, ha spiegato Jay Inslee, governatore democratico dello Stato di Washington, dove la scorsa settimana sono state date alle fiamme le urne per il voto per corrispondenza. Incidenti sono peraltro stati segnalati anche in Oregon e Arizona, dove sono state avviate indagini.
Runbeck Election Services, una società specializzata in tecnologie per la sicurezza elettorale, ha confermato all’agenzia stampa AFP che alcuni dei circa 100’000 seggi elettorali del Paese saranno dotati di pulsanti per le chiamate di emergenza.
Washington, lunedì 4 novembre
Sorveglianza 24 ore su 24
Il livello di allerta è ancora più alto negli Stati chiave, quelli decisivi per la vittoria finale. In Arizona, lo swing state del sud-ovest, la sede elettorale della contea più popolosa è stata trasformata in una fortezza: l’edificio è stato dotato di metal detector, dei droni pattuglieranno il cielo e dei cecchini saranno posizionati sui tetti.
In Pennsylvania, anche se “è impossibile prepararsi a ogni possibile scenario”, le autorità hanno dichiarato di aver aumentato la sicurezza “a ogni livello” e di aver predisposto una “sorveglianza 24 ore su 24”, secondo un portavoce dello Stato.
E poiché Donald Trump ha ripetutamente affermato che l’unico modo in cui potrebbe perdere sarebbe se l’altra parte truccasse i risultati, la sicurezza sarà rafforzata ben oltre il giorno delle votazioni.
Il campidoglio
Oltre 70 milioni di americani hanno già votato
Sono già oltre 78 milioni gli elettori che hanno espresso il loro voto anticipato nelle elezioni americane, quasi la metà di quelli che votarono complessivamente all’election day nel 2020 (158 milioni). È il dato della Election Lab at the University of Florida.
Kamala Harris
“L’America è pronta per un nuovo inizio”
“Questa potrebbe essere una delle elezioni più serrate della storia: ogni voto conta”, ha avvertito Kamala Harris durante la sua ultima grande manifestazione elettorale ad Allentown, in Pennsylvania, a poche ore dall’apertura dei seggi negli Stati Uniti.
“Abbiamo l’opportunità di voltare finalmente pagina su un progetto politico durato un decennio guidato dalla paura e dalla divisione: ne abbiamo abbastanza”, ha detto Harris senza nominare la persona contro cui è rivolto questo messaggio.
“L’America è pronta per un nuovo inizio, - ha affermato - per una nuova strada in cui vediamo i nostri concittadini americani non come un nemico, ma come un vicino”, ha detto ad una folla entusiasta che ha spesso interrotto il suo discorso con cori di “non torneremo indietro” e “USA, USA”.
“Verso nuove vette di gloria”
Da parte sua il candidato repubblicano Donald Trump, nel discorso conclusivo dell’ultimo comizio della sua campagna elettorale alla folla di Grand Rapids, nello Stato chiave del Michigan, ha affermato che “con il vostro voto possiamo risolvere ogni singolo problema che il nostro paese affronta e condurre l’America, anzi il mondo, verso nuove vette di gloria”.
Trump non ha abbandonato la retorica violenta neppure nell’ultimo giorno della campagna. In precedenza, in un comizio in Pennsylvania, l’ex presidente ha suggerito che Harris dovrebbe salire sul ring con il pugile Mike Tyson. “Mettete Mike sul ring con Kamala. Sarà interessante”, ha detto Trump.
Nei giorni scorsi l’ex presidente ha detto che non gli dispiacerebbe se sparassero ai media, ha evocato il plotone di esecuzione per Liz Cheney e ha detto che gli piacerebbe restituire il “colpo” che gli ha dato Michelle Obama, criticandolo pesantemente.
Elezioni USA: i ritratti di Harris e Trump
Telegiornale 03.11.2024, 20:00