L'Austria si affida ad un governo semi tecnico. Il cancelliere Sebastian Kurz ha silurato i sei ministri dell'FPÖ, il partito di ultradestra che ha staccato la spina alla coalizione dopo che il suo leader Hans Cristian Strache è rimasto coinvolto nello scandalo corruzione, e li ha sostituiti con persone "la cui esperienza va oltre qualsiasi legame di partito per governare la transizione fino al voto", ha spiegato il cancelliere.
Gli esperti sono stati scelti però con l’accordo dei partiti, quello socialdemocratico in particolare, e la manovra dovrebbe assicurare i voti necessari per bocciare la mozione di sfiducia contro il Governo, che sarà votata in Parlamento lunedì. L'opposizione pretendeva di votarla subito, ma il presidente della Camera, il popolare Wolfgang Sobotka, ha preso tempo per consentire ai partiti di "affrontare le elezioni europee" di domenica.
"Dobbiamo riparare l'immagine dell'Austria e riguadagnare la fiducia internazionale”, ha affermato il presidente Alexander van der Bellen rivolgendosi alla nazione in diretta tv, rassicurando i cittadini che questo Governo a interim "non durerà per sempre", ma fino alle elezioni di settembre.