La gestione da parte dell’Unione Europea dei tre piani di salvataggio della Grecia durante la crisi finanziaria della zona euro mostrava diversi punti deboli ed è stata solo parzialmente coronata dal successo. Lo rileva giovedì un rapporto della Corte dei conti europea (CCE).
Gruppi di creditori europei e internazionali hanno erogato oltre 350 miliardi di euro (pari a 410 miliardi di franchi) di aiuti finanziari ad Atene dal 2010 per evitare il crack dello Stato e il contagio della crisi greca alla zona euro. In cambio del sostegno, il Governo ellenico ha applicato riforme strutturali radicali e adottato misure di austerità impopolari.
"I programmi di sostegno hanno permesso di promuovere le riforme, evitando il fallimento della Grecia, ma la capacità statale di autofinanziarsi sui mercati resta problematica", ha dichiarato il responsabile del rapporto, Tomè Muguruza, segnalando che gli obiettivi dei programmi erano raggiunti solo parzialmente. Il terzo piano d’aiuti da 100 miliardi di franchi è tuttora in corso e si concluderà nel 2018.
ATS/AFP/Reuters/EnCa