Come ogni venerdì, dalla fine di agosto dello scorso anno, Greta Thunberg sciopera per il clima: non va a scuola ma trascorre la giornata davanti al parlamento svedese per ricordare ai politici quello che non stanno facendo per preservare il pianeta.
La notorietà mondiale, scaturita dal discorso tenuto alla Cop 24 e che ha inspirato altri giovani in tutto il mondo, non ha intaccato il suo attivismo. Da qualche settimana però la sedicenne deve fare i conti con attacchi sul web sempre più violenti e che mettono in dubbio la sincerità del suo agire.
Attacchi che vengono da siti di estrema destra e che diffondono posizioni scettiche sui cambiamenti del clima, che la dipingono come un burattino manovrato dalle ONG ambientali e da società specializzate nel marketing. Vengono attaccati anche i suoi genitori, accusati di sfruttare la notorietà della figlia. In particolare la madre, una nota cantante lirica, impegnata politicamente, è finita nel mirino dei detrattori, secondo i quali si fa pubblicità sfruttando l'immagine della figlia, come dimostra il libro che ha pubblicato e che in copertina ha l'immagine di Greta. Malena Ernman tre giorni fa ha deciso di prender posizione su Facebook per difendersi e difendere la figlia.
Il libro è uscito ben prima che la giovane decidesse di intraprendere lo sciopero scolastico, suggeritole da un militante ecologista certo, ma intrapreso solo dall'adolescente e che lei e il marito non hanno appoggiato. Inoltre tutti i viaggi di Greta non vengono pagati da sponsor, ma dai suoi genitori.