Juan Guaidò, che una cinquantina di paesi ha già riconosciuto quale presidente a interim del Venezuela, ha annunciato martedì l'intenzione di tornare in patria quanto prima, malgrado rischi l'arresto per aver ignorato la proibizione di lasciare il territorio nazionale.
Il capofila dell'opposizione, da venerdì in Colombia, dove s'è recato per coordinare il poi fallito ingresso in patria di aiuti umanitari, ha dichiarato essere suo dovere agire in tal senso, malgrado le possibili conseguenze.
Per aumentare la pressione sul Governo di Nicolas Maduro, gli Stati Uniti hanno intanto fatto sapere che imporranno nuove sanzioni a Caracas. Hanno poi preso posizione Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia che, nella veste di membri del Consiglio di sicurezza dell'ONU, sono tornati a chiedere la tenuta di elezioni, il modo più indolore per venire a capo della crisi.
AFP/ANSA/dg