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Guyana, Londra invia una nave militare

Caracas minaccia di annettere il territorio petrolifero conteso dell’Esequibo, attualmente sotto sovranità guyanese, impugnando un lodo risalente al 1899

  • 24 dicembre 2023, 16:08
  • 24 dicembre 2023, 16:33
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Una nave da guerra britannica (foto d'archivio)

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Di: ATS/RSI Info/M. Ang.

Il Regno Unito ha deciso di inviare una nave militare nella Guyana, ex colonia britannica, membro del Commonwealth e unico Paese anglofono del Sud America, in appoggio militare e diplomatico al governo di Georgetown, sull’onda della crescente tensione con il vicino Venezuela di Nicolas Maduro. Caracas, infatti, minaccia di annettere il territorio petrolifero conteso dell’Esequibo, attualmente sotto sovranità guyanese.

Il tutto avviene anche se di recente Maduro ha incontrato la sua controparte, il presidente guyanese Irfaan Ali, promettendo che non userà la forza, ma mantenendo la rivendicazione.

Lo scrive la BBC, citando fonti secondo le quali Londra invierà per esercitazioni militare, subito dopo Natale, il pattugliatore d’altura Hms Trent, attualmente dislocato nel Mare dei Caraibi per la lotta contro il traffico di droga.

La disputa fra i due Paesi confinanti della punta nord del continente sudamericano si è intensificata da quando la ExxonMobil nel 2015 ha annunciato la scoperta di un nuovo giacimento petrolifero nell’Esequibo: un territorio di 160’000 metri quadrati con circa 125’000 degli 800’000 abitanti della Guyana, ma che comprende i due terzi del territorio dell’ex colonia britannica.

Alle prese con una crisi economica che non riesce a domare, Maduro ha di recente ripreso in mano la questione, accusando Georgetown di essere ostaggio degli Stati Uniti e delle grandi compagnie petrolifere, di non voler riconoscere un lodo risalente al 1899, e di aver sottoposto la disputa all’arbitrato della Corte internazionale di giustizia (ICJ), della quale Caracas non riconosce la giurisdizione. Corte che proprio alcuni giorni fa ha ammonito Caracas a non compiere alcuna azione che possa modificare lo status quo su cui verte la disputa. Il leader venezuelano invece vorrebbe affidarsi ad un accordo firmato a Parigi al momento dell’indipendenza della Guyana nel 1966, che poneva come metodo corretto quello del dialogo bilaterale. Malgrado l’incontro fra i due presidenti e le rassicurazione, la tensione fra Caracas e Georgetown resta alta.

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