Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) è tornato a chiedere una pena detentiva sospesa di un anno e 8 mesi nei confronti di Joseph (Sepp) Blatter e Michel Platini. Contro i due ex pezzi grossi del calcio da ieri si celebra il processo in seconda istanza presso una Camera d’appello straordinaria del Tribunale penale federale (TPF) a Muttenz (BL). La procura non ha modificato di una virgola le accuse portate avanti nel 2022: la Federazione internazionale di calcio (FIFA) è stata truffata per una somma di due milioni di franchi.
Il procuratore federale Thomas Hildbrand ha sostenuto che il TPF quale prima istanza non è stato in grado di confutare le incriminazioni, in primis quella per truffa: “Il tribunale non ha tenuto conto delle prove a sostegno delle accuse”, ha deplorato.
Secondo il magistrato, la FIFA non aveva previsto alcun compenso per i presunti servizi di consulenza forniti all’organizzazione del calcio mondiale da Platini. Blatter, ex presidente della FIFA, e il francese sostengono invece che proprio la consulenza è alla base del versamento nel 2011 di due milioni di franchi all’ex centrocampista della compagine italiana Juventus. Una transizione milionaria basata solo su un accordo orale - secondo la versione difesa dai due imputati - contraddice pure la prassi della FIFA dell’epoca, ha affermato Hildbrand.
Il fatto che Platini, presidente dell’Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA) dal 2007 al 2016, abbia fornito già nel 1998 tali consulenze è inoltre in contrasto con gli atti, ha sottolineato il magistrato.
Nel 2011, il già tre volte Pallone d’oro ha fatturato alla FIFA quattro rate da 500’000 franchi ciascuna per il suo lavoro di consulenza negli anni dal 1998 al 2002, emerge dall’atto d’accusa. Il procuratore federale non ha accettato il ragionamento del tribunale, secondo cui Platini avrebbe presentato la richiesta di salario solo oltre otto anni dopo perché del denaro non aveva bisogno.
Per Hildbrand tutto ciò è piuttosto rivelatore del fatto che un contratto tra le parti non c’era. Inoltre, la liquidità della FIFA avrebbe consentito il pagamento già nel 1999.
Hildbrand ha pure respinto le asserzioni portate avanti da Platini, definendole assurde, secondo cui la procura federale avrebbe agito con motivazioni politiche: “Questa favola appartiene alla categoria delle teorie cospirative, alle quali deve essere negato l’accesso alle sacre aule dei tribunali”.
Blatter e Platini sono incriminati, tra le altre cose, per truffa, proprio per il trasferimento dei due milioni dalla FIFA a Platini nella primavera del 2011. Dopo che i due sono stati assolti dal TPF nel 2022, l’MPC ha inoltrato il ricorso all’origine del processo di questi giorni a Muttenz.

Blatter e Platini al processo di appello
Telegiornale 03.03.2025, 20:00