Si è aperto questo lunedì a Muttenz il processo in appello a Sepp Blatter e Michel Platini, rispettivamente ex presidenti della FIFA e della UEFA. Il Ministero pubblico della Confederazione li accusa in relazione al versamento di 2 milioni di franchi all’ex nazionale francese, motivato da presunte prestazioni di consulenza. I due imputati, di 88 e 69 anni, avrebbero inoltre fatto ripetutamente false dichiarazioni ai collaboratori della federazione calcistica mondiale. Infine, sarebbe stata emessa una fattura fittizia.
Platini, che contesta tutte le accuse, intende difendersi con ogni mezzo e assisterà a tutto il processo, ha detto il suo avvocato Dominic Nellen. Anche il legale di Blatter, Lorenz Erni, ha assicurato che il suo cliente sarebbe stato presente all’udienza. Così è stato: l’88enne vallesano ha dichiarato al presidente della Corte di sentirsi abbastanza bene da presenziare e testimoniare. Ha chiesto e ottenuto però che ogni udienza duri al massimo tre ore.
Dal processo in prima istanza sono già trascorsi tre anni: nel luglio del 2022 entrambi gli accusati erano stati assolti, oltre che dall’accusa di truffa anche da quelle di amministrazione infedele e falsità in documenti.
La procura federale aveva allora inoltrato ricorso. Poiché il presidente della Corte d’appello Olivier Thormann aveva condotto l’inchiesta per la procura, ha dovuto ricusarsi. Il presidente della UEFA ha quindi domandato che anche altri giudici e cancellieri della Camera d’appello si ricusassero, e il Tribunale federale ha accolto la richiesta lo scorso aprile.
Ecco perché il processo in seconda istanza si celebra presso una Camera d’appello straordinaria del TPF presieduta da Roland Hofmann, presidente del Tribunale cantonale di Basilea Campagna, nei locali del Centro di giustizia penale di Muttenz. I dibattimenti - quattro le udienze - sono previsti fino al 13 marzo, mentre la sentenza è attesa il 25 marzo.