Il Campionato europeo femminile di calcio che si terrà in Svizzera dal 2 al 27 luglio sarà all’insegna dei diritti umani. La consigliera federale Viola Amherd martedì ha firmato una dichiarazione nella quale Confederazione, Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA), europeo femminile, Associazione svizzera di football (ASF) e città ospitanti si dichiarano per la diversità, le pari opportunità e l’inclusione. I firmatari si impegnano a rispettare i diritti umani ma anche a promuovere la sostenibilità sotto il profilo sociale ed ecologico.
- La Dichiarazione sui diritti umani WEURO (in inglese)
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/info/svizzera/vhb6f1-La-Dichiarazione-sui-diritti-umani-WEURO-in-inglese/download/WEURO_Human+Rights+Declaration+ENG.pdf
Il torneo che si svolgerà a Basilea, Berna, Zurigo, Ginevra, Lucerna, San Gallo, Thun e Sion “dovrà essere fonte di ispirazione per il pubblico mettendo in risalto la forza dello sport”, sottolinea una nota della Confederazione. Da parte sua Viola Amherd ha chiarito: “Il nostro obiettivo è quello di trasformare l’Euro femminile in un modello per le future grandi manifestazioni sportive in Svizzera, sia in termini di diritti umani che di cooperazione tra pubblico e privato”.

La Jungfraujoch e gli europei di calcio femminile
Telegiornale 01.10.2024, 12:30