Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, agenzia specializzata dell’ONU, i ghiacciai alpini europei non si sono mai ritirati così tanto come nel 2022. Secondo un rapporto dedicato al ciclo dell’acqua pubblicato giovedì a Ginevra, oltre il 60% dei bacini idrici ha registrato afflussi inferiori o uguali alla norma. La notizia fa il paio con quanto già rilevato a livello svizzero dalla Commissione svizzera per l’osservazione della criosfera.
“Le Alpi europee hanno subito una perdita di massa glaciale senza precedenti”, afferma l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM). E non solo nelle Alpi, quasi ovunque la copertura nevosa è stata inferiore alla norma, tranne che in alcune zone del Sud America.
Le Alpi europee hanno subito una perdita di massa glaciale senza precedenti
A causa del riscaldamento globale, “i ghiacciai e la copertura di ghiaccio si stanno ritirando sotto i nostri occhi”, denuncia il segretario generale dell’OMM Petteri Taalas.
Le inondazioni e la siccità stanno aumentando drammaticamente e più in generale, più della metà dei sistemi fluviali mondiali ha registrato condizioni anomale. Come nell’anno precedente, la maggior parte ha dovuto far fronte a volumi inferiori. In alcuni casi, tuttavia, i volumi sono stati “molto più elevati”, causando pure problemi.
La corrente calda di El Niño e l’allarme per il difficile accesso all’acqua
“La domanda di acqua sta aumentando” a causa della crescita economica e della produzione di elettricità verde, ha dichiarato Taalas alla stampa. In totale, più del 70% dell’acqua consumata dagli esseri umani è legata all’agricoltura, e addirittura il 90% in alcune regioni dell’Asia, ha dichiarato un funzionario dell’OMM. Le famiglie ne utilizzano circa il 10%.
Il passaggio alla corrente calda di El Niño quest’anno avrà probabilmente importanti effetti idrologici, aggiunge l’agenzia delle Nazioni Unite, che sottolinea pure come lo scorso anno si siano verificati numerosi disastri legati all’acqua in tutte le regioni del mondo.
Attualmente, più di 3,5 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua per almeno un mese all’anno. Secondo l’ONU questa cifra è destinata a salire a oltre 5 miliardi entro il 2050. “La stragrande maggioranza dei disastri è legata all’acqua”, sottolinea Taalas.
L’OMM invita infine ancora una volta i vari attori e Paesi a potenziare i propri sistemi e a condividere i propri dati. Solo una quindicina di Paesi ha fornito i dati per il rapporto di quest’anno, che tuttavia copre un numero di siti meteorologici sette volte superiore a quello dell’anno scorso.
La triste carovana dei ghiacciai
Telegiornale 10.09.2023, 20:00
Meteo
Meteo 25.10.2023, 20:35