L'esercito russo si è ritirato martedì dalla regione di Kharkiv (nord-est) ma anche da vaste aree di quella di Kherson (a sud), secondo le mappe presentate dal Ministero della Difesa di Mosca. Queste mappe, confrontate con quelle del giorno precedente, mostrano che le forze del Cremlino hanno abbandonato un gran numero di località nella regione di Kherson, tra cui Dudchany, sulla sponda occidentale del fiume Dnipro, mentre l'esercito ucraino conduce una controffensiva che gli ha permesso di sfondare le linee nemiche.
In merito a Kharkiv, la carta del Ministero evidenzia come i soldati della Russia abbiano abbandonato quasi tutta la sponda orientale del fiume Oskil, l'ultima area di questo Oblast che ancora controllavano. Tuttavia, l'esercito russo non ha annunciato un ritiro, né ha commentato questa visibile perdita di territorio sulle mappe.
Dal canto loro le forze ucraine hanno concentrato il fuoco nelle ultime settimane sulle posizioni e sui depositi di armi, attrezzature e munizioni russe sulla riva destra del Dnipro, nonché sui ponti che attraversano questo fiume, al fine di interrompere le linee di rifornimento di Mosca. Va detto che le forze del Cremlino, prima di abbandonare gli insediamenti nella regione di Kherson, minano le infrastrutture e le abitazioni private.
Tuttavia, nella notte tra martedì e mercoledì, i russi sconfitti sul campo di battaglia hanno attaccato nuovamente centri abitati e infrastrutture civili. Droni kamikaze che Teheran ha fornito al Cremlino hanno bombardato la regione di Kiev, colpendo la città di Bila Tserkva, 80 chilometri a sud della capitale: l’ha reso noto il governatore della regione, Oleksiy Kuleba.
La Russia ha ancora lanciato missili pure su Kharkiv, metropoli da 1,6 milioni d’abitanti (in tempo di pace) che non ha mai occupato ma ha martellato costantemente da inizio conflitto con bombe e missili. E le bombe di Mosca sono cadute pure su Nikopol, nell'Oblast di Dnipropetrovsk, danneggiando solo infrastrutture civili: due licei, una chiesa, un negozio, un gasdotto e le linee elettriche.
Dal canto suo, sempre mercoledì notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il suo esercito avanzava "rapido e potente" nel sud del Paese, menzionando dozzine di località liberate dall’occupazione di Mosca "questa settimana" tanto in questa regione quanto nell'est. Il capo di Gabinetto della presidenza ucraina, Andriï Yermak, ha postato su Telegram un messaggio che mostrava bandiere ucraine e un'anguria, frutto di cui l'Oblast di Kherson è uno dei maggiori produttori mondiali. Le truppe del Cremlino hanno occupato la città fin dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina ed è l'unico capoluogo di regione che sono riusciti a conquistare.
Nuove armi moderne a Kiev dagli occidentali
Da parte loro, gli occidentali hanno garantito che continueranno a sostenere Kiev, in particolare con armi e munizioni moderne. Joe Biden ha parlato martedì con Zelensky, secondo la Casa Bianca che ha poi annunciato 625 milioni di dollari in ulteriori aiuti militari all'Ucraina. Quest'invio di nuovi armamenti includerà in particolare nuovi lanciarazzi multipli HIMARS per i soldati ucraini: sono sistemi missilistici estremamente efficaci e che hanno svolto un ruolo importante nei recenti progressi militari di Kiev sul campo di battaglia.