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I soldati ucraini puntano su Belgorod

A tre settimane dall’inizio dell’offensiva nell’oblast di Kursk, i militari di Kiev starebbero ampliando il loro raggio d’azione - Mosca continua a bombardare le città dell’Ucraina

  • 27 agosto, 13:19
  • 27 agosto, 16:22
Gli ucraini stanno tentando di entrare nella regione di Belgorod

Secondo il governatore dell'oblast russo di Belgorod gli ucraini stanno tentando di entrare nel suo territorio

  • Twitter/x-@KyivIndependent
Di: EnCa/AFP 

Le forze ucraine starebbero tentando di penetrare nell’oblast russo di Belgorod, a tre settimane esatte dall’inizio dell’offensiva che le ha portate a occupare 1’294 chilometri quadrati di territorio e 100 insediamenti della Federazione russa nella regione di Kursk, stando al generale Oleksandr Syrsky, comandante in capo dell’esercito ucraino. L’affermazione in merito alle azioni militari degli ucraini, che non commentano, è del governatore russo dell’oblast, Vyacheslav Gladkov. La regione di Belgorod è situata tra quelle di Kursk e Voronezh e le zone di frontiera con gli oblast ucraini di Sumy, Kharkiv e Luhansk.

“Ci sono informazioni che l’Ucraina sta tentando di sfondare il confine dell’oblast di Belgorod”, ha scritto Gladkov sul suo canale Telegram. “Secondo il ministero della Difesa russo, la situazione al confine rimane difficile ma sotto controllo”, ha spiegato.

Negli ultimi giorni vi sono stati diversi segnali che indicano che l’incursione dell’Ucraina nell’oblast di Kursk si sta estendendo a quello di Belgorod. Un’unità del 252° battaglione ucraino sarebbe infatti entrata nel villaggio di Poroz il 10 agosto, mentre le autorità russe hanno affermato che le forze ucraine hanno attaccato senza successo il checkpoint di confine di Kolotilovka due settimane fa.

Kiev ha una lista di obiettivi russi da sottoporre agli USA

Intanto il governo di Kiev ha elaborato, nell’ottica di sottoporlo agli alti funzionari della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, un elenco di obiettivi all’interno della Russia che Kiev potrebbe colpire con le armi a lungo raggio USA. I vertici ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky in primis, sostengono da tempo che le restrizioni sull’uso dei missili in grado di colpire in profondità nel territorio russo stanno soffocando gli effetti del loro sforzo bellico, mentre Washington teme che permettere alle forze armate di Kiev di utilizzare i suoi missili o altri ordigni a lungo raggio potrebbe essere una fonte di “escalation”.

Gli ucraini hanno seccamente respinto tali argomentazioni e, nelle ultime settimane, dopo l’incursione nell’oblast di Kursk lo scorso 6 agosto, hanno aumentato le pressioni per revocare il divieto. Tuttavia, la Casa Bianca non ha cambiato posizione, nonostante alcuni politici statunitensi abbiano appoggiato palesemente le richieste di Kiev.

A sostegno dell’esigenza di consentire l’uso di armi americane in profondità nel territorio della Federazione russa, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov e il capo dell’Ufficio presidenziale, Andriy Yermak, si recheranno a Washington questa settimana per presentare la lista all’amministrazione Biden.

Altra giornata di pesanti attacchi russi sulle città ucraine

E mentre la politica studia, tratta e valuta, i russi continuano a bombardare il Paese invaso oltre due anni e mezzo fa. Martedì mattina l’Ucraina è stata colpita da nuovi attacchi che hanno ucciso almeno quattro persone, il giorno dopo uno dei bombardamenti più massicci dall’inizio dei combattimenti. Mosca, nella sola giornata odierna, ha lanciato 91 ordigni, stando a quanto ha annunciato l’esercito ucraino, il quale riferisce di aver abbattuto una sessantina di droni Shahed e cinque missili di vario tipo.

“Purtroppo, nonostante l’efficace lavoro della nostra difesa aerea, quattro persone sono state uccise e 16 ferite”, ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky. “I crimini contro l’umanità non possono essere commessi impunemente”, ha aggiunto il capo di Stato, accusando Mosca di aver preso di mira ‘civili e infrastrutture’ critiche. Le quattro persone sono state uccise nelle regioni di Zaporizhia e Kryvyï Rih (centro nell’oblast di Dnipropetrovsk e città natale di Zelensky), nel sud-est del Paese.

Lunedì centinaia di abitanti di Kiev, come di altre grandi città del Paese, hanno dovuto fuggire in tunnel sotterranei, rifugi antiaerei e di fortuna per proteggersi dai massicci attacchi di missili e droni russi contro le infrastrutture (centrali elettriche, acquedotti, ponti e ferrovie) dell’Ucraina. Sono morte almeno quattro persone e le autorità sono state costrette a imporre blackout di emergenza. In tutto, state prese di mira quindici regioni sono e secondo Kiev i russi hanno lanciato circa 236 ordigni tra missili e droni. L’esercito ucraino sostiene di averne abbattuti 201.

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Centinaia di proiettili contro l'Ucraina

Telegiornale 26.08.2024, 20:00

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