"Sembra Virginia Woolf e i lettori riescono sempre a identificarsi nei suoi personaggi". Con queste parole, nel giorno dell'assegnazione del Nobel, la sua traduttrice Susanna Basso ci parla di Alice Munro. C'è invece chi la definisce, come il romanziere statunitense Jonathan Franzen, “la più grande narratrice vivente del Nord America”. Quel che è certo, è che i suoi racconti brevi hanno stupito i membri dell’Accademia svedese chiamati ad attribuire il premio per la letteratura.
A 82 anni ancora in continua evoluzione
All’età di ottantadue anni l'autrice canadese ha maturato uno stile ed una sensibilità introspettiva incredibile, e sembra essere cresciuta assieme ai suoi personaggi, che evolvono in continuazione e sono alla continua ricerca di un miglioramento umano e di una maggiore capacità di comprensione del mondo.
I suoi personaggi siamo noi
La traduttrice Susanna Basso (ascolta audio), che ha curato varie edizioni italiane dell’autrice canadese per Einaudi, ci spiega che "è impossibile non identificarsi con i loro vissuti, esplorati in tutte le più svariate sfaccettature. Dei vissuti complessi come quelli di tutti noi”.
Non Storia, ma storie
Non ci si deve dunque aspettare di imbattersi in riflessioni sui massimi sistemi o in narrazioni di grandi eventi storici, ma nella semplice quotidianità della vita comune, fatta di sbagli e debolezze e in grado di universalizzarsi "fino a trascendere la Storia", conclude.
Giulia Tavarini
Gallery audio - "I suoi personaggi maturano con lei"
Contenuto audio
Qual ? la grandezza di Alice Munro?
RSI Info 10.10.2013, 18:30
I suoi personaggi siamo noi
RSI Info 10.10.2013, 18:36
Quali "parole chiave" descrivono meglio la sua opera?
RSI Info 10.10.2013, 18:39