L'IS è "un virus e va annientato". Anonymous e la Giordania, uniti indirettamente da questo pensiero, hanno sferrato un attacco contro l'autoproclamato Stato islamico. "Attaccheremo e metteremo offline tutti i siti della galassia jihadista", avevano promesso gli hacker anonimi all'indomani della strage di Charlie Hebdo, e alle parole sono seguiti i fatti.
Sono stati violati, modificati ed oscurati i siti jihaidistii. Poi, centinaia di account Twitter e Facebook degli stessi sono stati messi offline ed è stato pubblicato online un lungo elenco con la lista di indirizzi IP, e-mail che ogni ora si aggiorna con "nuovi bersagli centrati".
La Giordania, intanto, sgancia sulle teste dei terroristi le bombe con i messaggi di morte. Il bilancio di tre giorni di rappresaglia, almeno secondo quanto riferito da Amman, è sorprendente: "il 20% della capacità militare dell'Isis - hanno riferito - è stato distrutto e 56 sono gli obiettivi colpiti".
sdr/ATS