La rappresaglia della Giordania è proseguita per il terzo giorno consecutivo. Da quando giovedì scorso i miliziani dell’autoproclamato Stato islamico (IS) hanno mostrato le terribili immagini dell'uccisione del pilota giordano catturato in dicembre, l'aviazione di Amman ha continuato a bombardare le postazioni jihadiste. Il ministro degli interni ha giurato di voler stanare i terroristi ovunque si trovino. Colpita a più riprese soprattutto la roccaforte di Raqqa in Siria.
La barbara esecuzione del pilota ha rappresentato per la monarchia hashemita un vero punto di svolta. A sostegno dei raid giordani giungeranno anche caccia F16 degli Emirati.
Non si è fermano nemmeno il martellamento statunitense. Le forze americane hanno condotto una quindicina di attacchi aerei contro bersagli dell'IS in Siria e in Iraq. La CNN riferisce che i vertici militari statunitensi starebbero valutando l'invio di truppe sul terreno a Mosul, in vista dell'offensiva che l'esercito iracheno dovrebbe lanciare nei prossimi mesi. I raid USA avrebbero l'obiettivo di tagliare le linee di rifornimento così quando inizierà l'offensiva gli uomini dell'IS saranno isolati all'interno della città.
Diem/RG
RG 18.30 del 07/02/15: il servizio di Manjula Bathia