Il G20 nella dichiarazione finale approvata sabato dai partecipanti al summit di Nuova Delhi condanna l'uso della forza in Ucraina come altrove e ricorda che tutti gli Stati devono astenersi dal servirsene o dal minacciarlo a danno dell'integrità territoriale e della sovranità di altri Paesi. Si giudica inoltre inammissibile qualsiasi ricorso all'arma nucleare. A differenza del testo approvato nel 2022 a Bali, però, questo non menziona esplicitamente l'aggressione russa e si astiene dal condannarla.
Il documento riflette l'equilibrismo dell'India, Paese ospitante, che ha legami sia con gli Stati Uniti su un fronte che con la Russia sull'altro, contro la quale non ha adottato sanzioni e dalla quale importa la maggior parte del suo armamento.
La dichiarazione auspica inoltre l'applicazione dell'accordo sul transito di cereali del Mar Nero, sospeso dal Cremlino in luglio. Anche in questo caso, però, si tiene conto pure della posizione di Mosca: si vuole infatti "la consegna senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti provenienti dalla Federazione Russa e dall'Ucraina". Alla base della decisione di Vladimir Putin c'erano proprio gli ostacoli che le esportazioni russe continuavano a incontrare malgrado l'accordo raggiunto con la mediazione turca e poi più volte prorogato.
Non solo il conflitto
Sul tavolo a Nuova Delhi ci sono però anche altri temi, primo fra tutti quello del clima sul quale non si registrano passi avanti. C'è il riconoscimento della necessità di ridurre l'uso delle energie fossili, di triplicare entro il 2030 le capacità nell'ambito delle fonti rinnovabili e di contribuire alla transizione nei Paesi in via di sviluppo. Ma il G20 - i cui membri sono responsabili dell'80% delle emissioni mondiali - non hanno trovato un'intesa sull'abbandono delle energie inquinanti.
RG 12.30 del 09.09.2023 - G20: Il commento di Loretta Dalpozzo
RSI Info 09.09.2023, 13:19
India, al via il G20
Telegiornale 09.09.2023, 12:30