L'Avana sarà teatro oggi (venerdì) di un incontro che non è esagerato definire storico, quello fra Francesco e Kirill, il primo tra un Papa e un patriarca di Mosca dallo scisma del 1054. Un faccia a faccia seguito dalla firma di una dichiarazione congiunta, che segue decenni di tentativi falliti ed è frutto di un lungo lavoro preparatorio, come sottolinea Bruno Boccaletti* (guarda il video). Gli ultimi pontefici avevano già tutti incontrato altri patriarchi. Paolo VI e Atenagora di Costantinopoli tolsero le reciproche scomuniche nel 1964 e 50 anni dopo lo stesso Francesco si è fatto accompagnare da Bartolomeo in Terra Santa, come ricorda ancora Boccaletti. Mai però avevano visto quello russo, oggi "il vero punto di riferimento dell'ortodossia".
Sarà centrale il tema della persecuzione dei cristiani da parte del radicalismo islamico, ma si tratterà di un incontro religioso e non politico, ha insistito un portavoce del Patriarcato. Nello scenario della crisi in Ucraina i due leader spirituali sono divisi a proposito della Chiesa Uniate, che, ricorda Boccaletti, "rifiutò di spezzare ogni legame con Roma e rimase fedele al Papa".
Cuba, "entrata in un contesto politico differente dopo l'azione diplomatica del Vaticano che l'ha riavvicinata agli Stati Uniti" è luogo ideale per l'incontro perché "territorio neutro" e anche per motivi logistici: Bergoglio è in viaggio verso il Messico. Quest'anno il Papa avrà poi un altro grande appuntamento, a fine ottobre in Svezia per i 500 anni della riforma luterana. "Potrebbe essere
l'anno d'oro dell'ecumenismo", conclude Boccaletti.
Le considerazioni di Bruno Boccaletti (versione estesa)
RSI Info 11.02.2016, 19:51
*responsabile dell'attualità religiosa alla RSI
Stefano Pongan
Dal TG20:
12.02.2016: Storia del Grande Scisma