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Il dietro le quinte dell’addio di Biden

Il presidente USA si è trovato di fronte a sondaggi dagli esiti impietosi e al muro alzato contro di lui da leader e personalità dem. La decisione presa in famiglia e con i suoi fedelissimi

  • Oggi, 13:13
  • 2 ore fa
Biden si è arreso all'evidenza dei risultati dei sondaggi impietosi

Joe Biden si è arreso all'evidenza dei risultati dei sondaggi impietosi e della contrarietà di personalità dem

  • Keystone
Di: ATS/AP/RSI Info

Vari media americani, come Politico e la CNN, hanno ricostruito i tempi e i momenti della storica scelta di Joe Biden di non ricandidarsi alla Casa Bianca, a meno di 24 ore dalla storica decisione di lasciare la corsa - fatto mai successo in precedenza a così poco tempo dalla chiamata alle urne degli elettori. Quella di Biden è una decisione che si è cristallizzata sabato, dopo un meeting con i due uomini-chiave delle sue campagne: il capo della strategia della Casa Bianca Steve Ricchetti e il consigliere senior Mike Donilon.

I media evidenziano che ancora sabato mattina Biden aveva detto ai suoi collaboratori senior che la campagna andava “a tutto vapore”. Steve Ricchetti, che è con il presidente fin dalla sua presenza in Senato, era andato a trovare il presidente sulla costa del Delaware venerdì. Mike Donilon è arrivato sabato. I due si sono seduti a distanza dal presidente, ancora positivo al Covid-19 e hanno presentato nuovi dati imbarazzanti in un incontro che ha concretamente accelerato la fine della carriera politica di Biden.

Oltre a esporre nuove preoccupazioni da parte dei parlamentari dem e aggiornamenti su un’operazione di raccolta fondi che aveva subito un notevole rallentamento, Ricchetti e Donilon hanno portato con sé i sondaggi della campagna, nei quali si evidenziava che le chances di Biden di una vittoria a novembre erano ormai inesistenti.

Biden: “Ci dormo sopra”

Biden ha posto diverse domande durante il confronto, al termine del quale ha affermato la sua volontà di “dormirci sopra” per riflettere e decidere il mattino dopo. Le sole altre persone con Biden nella residenza di Rehoboth Beach quando si è alzato domenica erano la first lady Jill Biden e due fidati collaboratori come Annie Tomasini, vicecapo dello staff, e l’assistente della first lady Anthony Bernal.

Alle 13:45 ora locale, le 19.45 in Svizzera, il presidente americano uscente ha reso noto a un gruppo un po’ più numeroso di collaboratori che aveva deciso di porre fine alla sua corsa, leggendo la sua lettera e ringraziandoli per il loro servizio. Un minuto dopo, prima che qualsiasi altro membro della campagna elettorale e dello staff della Casa Bianca potesse essere avvisato, ha pubblicato la lettera storica dal suo account di campagna sui social media.

Un alto funzionario della Casa Bianca ha dichiarato alla CNN che la decisione di Biden non ha a che fare con problemi di salute. In buona sostanza, l’81enne capo di Stato USA si è semplicemente scontrato con una cruda realtà, quella dei numeri: dei sondaggi, a dir poco impietosi, come pure la posizione dei principali leader democratici, che gli erano ormai ostili come i donatori. Questi ultimi, che finanziano il partito in vista dell’appuntamento elettorale di novembre, secondo la CNN erano sempre più irritati dalle gaffe del presidente e perciò pronti a bloccare i contributi se non si fossero presi “provvedimenti”. Preso atto della situazione, a Joe Biden non è rimasto altro che rinunciare al suo sogno americano in favore di quello di Kamala Harris (22 anni in meno).

Il passo indietro di Joe Biden

Telegiornale 22.07.2024, 12:30

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