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Il futuro incerto dei profughi siriani in Germania

La politica si interroga sul da farsi dopo la caduta di Assad e se permettere di rientrare nel Paese per una visita “di ricognizione” - Dei 975’000 che erano in Germania, 10’000 sono già tornati

  • 15 gennaio, 13:30
  • 15 gennaio, 14:13
01:33

RG 12.30 del 15.01.2025 - La corrispondenza di Walter Rauhe

RSI Info 15.01.2025, 13:16

  • Keystone
Di: Radiogiornale/eAP/EnCa 

A un mese dalla caduta del regime di Assad, la situazione in Siria resta ancora piuttosto complessa. I politici in Germania, Paese che ospita la più grande comunità siriana d’Europa, stanno cercando di capire se permettere ai rifugiati siriani di tornare per una missione di accertamento dei fatti, senza perdere il loro status di rifugiati.

Alcuni politici tedeschi di alto livello, tra cui i ministri degli Interni e degli Esteri, si sono espressi a favore della possibilità di permettere ai siriani di tornare nel loro Paese d’origine per valutare da soli se vogliono tornare in modo permanente. Ma l’idea ha suscitato anche scetticismo, come sottolinea pure il portale InfoMigrants.net. Nel frattempo, il futuro di quasi un milione di siriani che vivono in Germania - molti dei quali come richiedenti asilo - rimane incerto dopo la caduta del regime di Assad.

La ministra degli Interni tedesco Nancy Faeser si è espressa a favore di un allentamento delle regole per i rifugiati siriani che visitano il Paese dopo la caduta del regime degli Assad il mese scorso, senza che questo influisca sul loro status di protezione. Avranno così modo di verificare personalmente se hanno ancora una casa, se i loro familiari o amici sono ancora in vita e se è possibile farsi un futuro in Siria.

Di norma (con pochissime eccezioni), in Germania, le persone non sono autorizzate a tornare nel loro Paese d’origine se hanno diritto all’asilo o a qualsiasi altro tipo di protezione in territorio tedesco. Il ragionamento alla base di questa regola è che se le persone fossero in grado di tornare a casa, ciò dimostrerebbe che non hanno bisogno di protezione da persecuzioni o guerre e quindi il loro status di protezione dovrebbe essere rimosso.

Per quanto l’emergenza in Germania si è sensibilmente attenuata – il numero degli arrivi nel 2024 si è ridotto del 30% - molti centri d’accoglienza e rifugi improvvisati sono ancora stracolmi. A titolo d’esempio, solo nell’ex aeroporto di Berlino-Tegel vivono ora oltre 20’000 profughi provenienti soprattutto dalla Siria.

E dei 975’000 siriani che vivono nella Repubblica federale tedesca, finora solo 10’000 circa sono già rientrati nel loro Paese, liberato da Bashar al Assad, mentre un buon 30% ha trovato nel frattempo un impiego fisso e potrà dunque rimanere nel Paese. Per gli altri, la prospettiva di un rimpatrio (obbligatorio o volontario) è sempre più una realtà concreta.

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