Il presidente israeliano Isaac Herzog ha chiesto di fermare la controversa riforma giudiziaria dopo le massicce proteste. "Per il bene dell'unità del popolo israeliano, per il bene della responsabilità, vi chiedo di fermare immediatamente la legislazione", ha detto Herzog lunedì mattina. Rivolgendosi al premier Benjamin Netanyahu e a tutti i ministri della coalizione il capo di Stato ha dichiarato: "La gente è attanagliata da una profonda paura". La sicurezza, l'economia, la società - tutto è minacciato, ha detto. "Gli occhi dell'intero popolo di Israele sono puntati su di voi".
Domenica sera il premier ha licenziato il suo ministro della Difesa e collega di partito Yoav Galant, che aveva criticato pubblicamente i piani controversi e aveva invitato il Governo a dialogare con i suoi critici. Per protestare contro l'allontanamento di Galant, subito dopo decine di migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Tel Aviv e ci sono stati scontri con la polizia.
Secondo i media israeliani Netanyahu ha in programma di rivolgersi alla nazione in giornata. Il capo dell’Esecutivo israeliano aveva annunciato più volte di non voler rallentare il processo legislativo. Ma secondo quanto riferito, nella notte si è consultato con diversi ministri del suo gabinetto per fermare il controverso progetto.
La riforma, che mira a ridurre l'influenza della Corte Suprema e intende rafforzare la posizione di potere del Governo a scapito dell'indipendenza della magistratura, è stata oggetto di aspre quanto costanti proteste da mesi.
Israele è a un bivio, reportage da Tel Aviv
Telegiornale 26.03.2023, 20:00