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Il presidente più giovane

La vittoria di Emmanuel Macron raccontata dalle prime pagine dei giornali

  • 8 maggio 2017, 08:57
  • 23 novembre, 05:47
Un successo in copertina

Un successo in copertina

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"Merci du fond du coeur", sono le parole di Emmanuel Macron che campeggiano sulla prima pagina di Le Figaro. Ringraziamenti diretti a chi lo ha scelto, eleggendolo presidente della Francia, con il 66,06% dei voti. Macron, per il Corriere della Sera, "ha vinto per la Francia e per l'Europa"; sì perché "la Francia ha scelto il futuro, il mondo globale". "Un uomo nuovo per iniziare la trasformazione di un paese fino ad ora incapace di inserirsi nella complessità dell'epoca attuale", scrive Le Temps. "La ragione ha trionfato nel paese di Cartesio", fa eco la Neue Zürcher Zeitung. Le Monde, dal canto suo, relativizza il successo del vincitore: "Gran parte dei francesi non ha votato per un candidato, bensì contro l'estrema destra", si tratterebbe perciò - come la chiama il quotidiano francese di sinistra Libération - di una "vittoria sotto pressione".

"Era impossibile e lo ha fatto", così il quotidiano ticinese La Regione - ispirandosi a Mark Twain - commenta la vittoria di quella che il Giornale del Popolo ha definito "una meteora diventata stella". L'Eliseo ora è quindi "en marche" con il presidente più giovane della storia francese dai tempi di Napoleone Bonaparte. Macron ha vinto grazie a un "cocktail di talento e fortuna, favorito certamente anche da un sistema elettorale a ghigliottina, che consente solo ai primi due del primo turno, di giocarsi la poltrona all'Eliseo". Un risultato, quello di ieri, che, come riferisce la stampa mondiale, ha confermato le previsioni dei sondaggi. Il 39enne social-liberale - stando all'editoriale del Corriere del Ticino - "ha fatto breccia nell'elettorato di centro, in particolare nel ceto medio rimasto orfano sia di François Fillon, sia di Manuel Valls e spaventato dalla disastrosa e pasticciata ricetta lepenista sulle monete e sui rapporti con l'UE". Certo, aggiunge però il quotidiano ticinese, sulle capacità politiche del neoeletto permangono molte perplessità. Anche il New York Times parla di "grande sollievo per l'Europa".

I dubbi restano, ma - come sottolinea il Corriere della Sera - la "seconda potenza europea ha affidato un assegno in bianco a un giovane che ha saputo andare contro lo spirito del tempo - il pessimismo, il populismo -, contro il vento della storia che dopo Brexit e Trump pareva spirare in tutt'altra direzione".

"Buona fortuna mister Macron, ne avrà bisogno" - infine - è l'augurio di The Guardian.

CaL

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