Il primo soldato russo processato per un crimine di guerra in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa si è dichiarato colpevole mercoledì, riconoscendo tutte le accuse mosse contro di lui da un tribunale di Kiev. Alla domanda se avesse ammesso "senza riserve" l'intero atto, comprese le accuse di crimine di guerra e omicidio premeditato, il sottufficiale di 21 anni Vadim Shishimarin, giovane soldato originario di Irkutsk, in Siberia, ha detto "sì".
Secondo quanto hanno riferito le autorità ucraine, il sergente era a capo di un'unità russa di una divisione di carri armati quando il convoglio è stato attaccato. Lui e altri soldati hanno rubato una macchina e, mentre viaggiavano vicino al villaggio di Shupakhivka, nella regione di Sumy, avrebbero incontrato l'uomo che si stava spostando con una bici. Secondo quanto ha asserito un funzionario dell'ufficio del procuratore, uno dei soldati ha spinto l'accusato a sparare al ciclista per evitare che ne segnalasse la presenza ai militari ucraini.
Notiziario 11.00 del 18.05.2022 - La corrispondenza di Paola Nurnberg
RSI 18.05.2022, 13:02
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