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Il silenzio di Trump

Poche parole dal presidente USA nel giorno dell'audizione di Comey; il suo legale rispedisce al mittente le accuse

  • 9 giugno 2017, 00:19
  • 23 novembre, 05:24
Il presidente non si è ancora espresso ufficialmente sull'audizione di Comey

Il presidente non si è ancora espresso ufficialmente sull'audizione di Comey

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"Siamo sotto assedio, ma questo non ci farà mollare, emergeremo più forti che mai. Combatteremo e vinceremo. La verità prevarrà". I "nostri avversari mentiranno, cercheranno di fare ostruzione, di spargere odio e pregiudizi ma noi non arretreremo e andremo avanti nel fare la cosa giusta. "Noi sappiamo combattere meglio degli altri. Non molliamo".

Queste le uniche parole pronunciate dal presidente statunitense Donald Trump (durante un evento di suoi sostenitori) nel giorno dell’audizione dell’ex numero uno dell’FBI James Comey. Trump, secondo i media USA, avrebbe seguito l’audizione alla TV alla Casa Bianca e i suoi legali gli avrebbero vietato di esprimersi e di twittare sulla faccenda.

Al termine dell’audizione il legale del presidente Marc Kasowitz ha affermato che Trump “non ha mai chiesto lealtà a Comey che, dal canto suo, ha finalmente confermato pubblicamente che il presidente non è sotto inchiesta e che mai l’inquilino della Casa Bianca abbia suggerito all’FBI e al suo allora direttore di mettere fine le indagini su qualcuno”, riferendosi all’ex Segretario alla sicurezza Michael Flynn.

ATS/ANSA/AFP/Swing

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