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Il suicidio assistito di Elena

In Italia fa discutere il caso di una donna malata di cancro che ha scelto Basilea - Marco Cappato si autodenuncia

  • 3 agosto 2022, 21:07
  • 20 novembre, 15:22
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SEIDISERA 18.00 del 03.08.22 Cappato: "Discriminazione che deve essere superata"

RSI Info 03.08.2022, 20:58

  • ansa
Di: ANSA/AlesS 

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, si è autodenunciato mercoledì mattina ai carabinieri della Stazione Duomo di Milano per aver accompagnato una donna, Elena, al suicidio assistito in Svizzera, a Basilea. "Sono pronto ad affrontare le conseguenze con la giustizia", ha affermato. Rischia fino a 12 anni di carcere.

La 69enne, originaria di una paesino del Veneto, era malata di cancro. Aveva ricevuto la diagnosi di microcitoma polmonare nel luglio di un anno fa. I medici le avevano dato da subito poche speranze. “Sono sempre stata convinta”, ha affermato in un videomessaggio, "che ogni persona debba decidere sulla propria vita e debba farla anche sulla propria fine, senza costrizioni, senza imposizioni" (qui il video).

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SEIDISERA 18.00 del 03.08.22 Il ritratto di Elena

RSI Info 03.08.2022, 20:59

  • ANSA

Non è la prima volta che Cappato accompagna qualcuno in Svizzera dove il suicidio assistito è permesso: era già successo cinque anni fa con Dj Fabo. Dal punto di vista giudiziario e legale questo caso è però diverso, siccome Elena non era tenuta in vita con cosiddetti trattamenti di sostegno vitale. Il tesoriere dell’Associazione che lotta per le scelte di fine vita ha dichiarato che c’è ancora "una discriminazione insopportabile tra malati attaccati a macchine e quelli che non lo sono".

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Suicidio assistito tra Italia e Svizzera

SEIDISERA 03.08.2022, 20:24

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