L'Alto commissario ONU per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha denunciato venerdì davanti al Consiglio dei diritti umani a Ginevra un'erosione delle istituzioni e dello Stato di diritto in Venezuela. L'ex presidente cilena ha affermato, presentando il suo rapporto sulla situazione nel paese sudamericano, che oppositori e difensori dei diritti umani sono stati oggetto di minacce, detenzioni arbitrarie, tortura, violenze sessuali, uccisioni e sparizioni.
La risposta del Venezuela
Il viceministro venezuelano per la Comunicazione internazionale, William Castillo, ha definito il rapporto "di parte, carente di rigore scientifico e con gravi errori metodologici".
Il viceministro venezuelano William Castillo: "Accuse di parte e carenti di rigore scientifico"
Esigiamo "la correzione del suo contenuto e sollecitiamo una azione ponderata e rispettosa del suo ufficio" ha detto, rilevando che a suo avviso il documento "ignora quasi nella sua interezza l'informazione apportata dallo Stato e prende solo in considerazione quella ottenuta dai portavoce dell'opposizione e da fonti di stampa".
Secondo Castillo, su 558 interviste realizzate, 460 sono state fuori dal Venezuela e inoltre "non si fa alcuna menzione ai progressi del paese in materia di diritti umani, ignorando i gravi riflessi che l'embargo economico illegale, criminale e immorale sta esercitando sul nostro popolo".
Bachelet ha incontrato il presidente venezuelano Nicolas Maduro il 21 giugno a Caracas
Guaidò esulta e spinge alla rivolta
L'autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, ha invitato tutti i venezuelani a scendere in piazza per "dire basta alla dittatura", forte dell'impatto che il rapporto di Bachelet ha avuto a livello mondiale. "Conferma tutte le denunce che facciamo da anni", ha sostenuto via Twitter.
Il leader dell'opposizione Guaidò il 26 giugno all'Università di Caracas
Per sconfiggere la dittatura, ha proseguito Guaidó, "dobbiamo aumentare la pressione nazionale e manifestare nelle piazze la rabbia per quanto è accaduto e sta accadendo". "Invito tutti - ha concluso - a scendere in piazza oggi, nel bicentenario dalla firma della Costituzione venezuelana per mettere fine all'oppressione e alla dittatura".
L'ONU critica il Venezuela
Telegiornale 05.07.2019, 22:00