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Incoronazione, tra passato e futuro

Significato e novità della cerimonia che si svolgerà sabato nell’Abbazia di Westminster - All'investitura di re Carlo III assisteranno 2'000 ospiti

  • 5 maggio 2023, 06:30
  • 11 agosto 2023, 09:36

L'attesa di Carlo è (quasi) finita

Lorenzo Amuso 05.05.2023, 06:30

  • Keystone
Di: Lorenzo Amuso

Il fasto e la magnificenza, tipici della monarchia. Ma anche gesti e simboli profondamente religiosi. Intrecciati in una tradizione secolare, del tutto anacronistica agli occhi di chi è nato Oltremanica. D'altronde il Regno Unito è rimasta l'unica monarchia costituzionale al mondo a prevedere l'atto solenne dell'incoronazione. I Paesi scandinavi l'hanno abbandonata da almeno un secolo, in Spagna dal Medioevo. La celebrazione formale dell'ascesa al trono del nuovo sovrano: un atto puramente simbolico dal momento che il primogenito della regina Elisabetta era già diventato re l'anno scorso, subito dopo la morte della madre, nel corso della cerimonia dell'ascensione.

Tredicesimo re del Regno Unito

Ritratto di Re Carlo III

Telegiornale 30.04.2023, 20:00

Eppure, sabato saranno in milioni, davanti alle tv di tutto il pianeta, a seguire cosa accadrà dentro l'Abbazia di Westminster. Dove da 9 secoli si rinnova, in una liturgia pressoché immutata, l'impegno dello Stato e della Chiesa, uniti in un progetto comune di amministrazione del paese. Il sovrano più anziano a salire sul trono, re Carlo è il 13esimo monarca del Regno Unito, il 62esimo d'Inghilterra. Quando l'arcivescovo di Canterbury gli poserà la Corona di Sant'Edoardo sulla testa, il nuovo sovrano acquisirà formalmente tre incarichi: capo di Stato del Regno e di altri 14 Stati, governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra e capo del Commonwealth.

Garante super partes

Non solo ruoli cerimoniali, ma anche incarichi diplomatici, responsabilità costituzionali, funzioni politiche. Incarnando quel ruolo di garante super partes delle istituzioni. Chi temeva che il nuovo monarca potesse ripetere le ingerenze compiute in passato, quando ancora era principe di Galles, è stato smentito. Impeccabile finora nell'assecondare le richieste arrivate da Downing Street, che si trattasse di evitare la conferenza sul clima o di accogliere al castello di Windsor la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. E anche la sua prima missione diplomatica all'estero, in Germania, si è rivelata un successo. Riuscendo, nel contempo, a disinnescare, o quanto meno silenziare, la faida tra i suoi figli, convincendo il principe Harry a presenziare alla sua incoronazione.

Regno di transizione

L'incoronazione di Re Carlo

Telegiornale 28.04.2023, 20:00

Per ragioni strettamente anagrafiche – re Carlo compirà 75 anni in novembre – il suo è destinato ad essere un regno di transizione. Soprattutto rispetto ai sette decenni di Elisabetta II. Eppure, davanti a sé si intravedono sfide improrogabili. A cominciare dalle pulsioni repubblicane di nazioni un tempo parte dell'Impero: l'Australia intende abolire la monarchia dopo le prossime elezioni nel 2025, Giamaica come Antigua e Barbuda sono pronte al referendum, in Belize è già stata formata una commissione ad hoc. Spinte analoghe– seppur meno destabilizzanti – si registrano anche sull'isola: un recente sondaggio ha evidenziato come la maggioranza dei giovani sotto i 24 anni preferirebbero la repubblica. Se è vero che con l'aumento dell'età, il fervore monarchico resta solidamente maggioritario, è altresì vero che negli ultimi anni è aumentata la percentuale degli agnostici, di chi sul tema dirimente monarchia/repubblica non si esprime. Rivelando un'apatica indifferenza che forse è la minaccia più severa sul futuro della Corona.

L'incoronazione sulla RSI

Sabato la RSI seguirà la cerimonia in diretta dalle 11.00 su LA 1 e in web streaming in lingua dei segni. La programmazione della giornata proseguirà in prima serata con due documentari a tema che completeranno il flusso informativo: “Carlo, nato per diventare Re” di John Osborne (LA 1, 20.40) e, a seguire, “Il grande progetto di Re Carlo III” di Jim Brown (LA 1, 21.30).

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