Mondo

India al voto: un referendum su Modi

Gli elettori della più grande democrazia al mondo devono decidere chi transiterà il paese in una nuova era

  • 09.04.2019, 16:28
  • 22.11.2024, 22:30
00:44

L'India al voto

RSI/Loretta Dalpozzo 09.04.2019, 16:05

  • RSI/Loretta Dalpozzo

Il momento della verità per 1,3, miliardi di cittadini indiani arriverà il 23 maggio, quando si sarà concluso il più grande esercizio elettorale del mondo: sette turni di voto a partire dall’11 aprile per scegliere la diciassettesima composizione della Camera bassa del Parlamento e di alcune assemblee statali.

Per molti il voto è un referendum sul primo Ministro Narendra Modi, che spera di ripetere il successo del 2014, quando il suo partito nazionalista indù BJP ha conquistato la maggioranza assoluta. Il suo messaggio è chiaro: ci vuole più tempo per cambiare l’India.

Rahul Gandhi è il candidato del principale partito d’opposizione, l’Indian National Congress, ma è la sorella minore Priyanka Gandhi Vadra, ad aver entusiasmato le folle, la vera erede della dinastia Nehru-Gandhi.

I sostenitori di Modi sottolineano che è stato capace di frenare la corruzione e di costruire strade e porti, per i suoi detrattori sono troppe le promesse non mantenute, come creare i milioni di impieghi necessari per sostenere la crescita economica.

I partiti politici competono sui programmi destinati ai poveri, ma per gli analisti l’India ha urgentemente bisogno di focalizzarsi sulla classe emergente, sul settore privato, sulla formazione di milioni di giovani che votano per la prima volta. Nessuno sa a chi daranno fiducia per transitare il Paese in una nuova era.

Loretta Dalpozzo

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare