Intensi bombardamenti israeliani sulla Striscia

L’esercito israeliano ha bombardato, oggi, giovedì, alle prime luci dell’alba la Striscia di Gaza, proprio all’indomani dell’annuncio israeliano di un’intensificazione delle operazioni militari. Lo Stato ebraico chiede che la fazione islamista palestinese Hamas rilasci gli ostaggi ancora trattenuti.

La Protezione civile nella Striscia di Gaza ha segnalato circa una settantina morti e diversi feriti in una serie di attacchi israeliani sul territorio palestinese, dopo la massiccia ripresa dei bombardamenti nella notte tra lunedì e martedì. “Diversi civili sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira sei case a est di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, nelle prime ore di giovedì mattina”, ha detto all’AFP il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassal.

Operazioni di terra

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane in lingua araba ha pubblicato un avviso per i residenti della Striscia di Gaza annunciando che nelle ultime ore le forze israeliane hanno avviato un’operazione terrestre nel centro e nel sud della Striscia, con l’obiettivo di ampliare la zona di sicurezza tra il nord e il sud. Secondo il comunicato, le truppe si sono dispiegate lungo il corridoio di Netzarim. Il portavoce ha inoltre avvertito che, per ragioni di sicurezza, è vietato il transito lungo l’asse Salah al-Din in entrambe le direzioni, mentre il passaggio dal nord al sud della Striscia sarà consentito solo attraverso la strada costiera Al-Rashid.

“Ultimo avvertimento”

Hamas ha accusato Israele di cercare di “sabotare” l’accordo di tregua entrato in vigore il 19 gennaio dopo quindici mesi di guerra a Gaza, scatenata da un attacco della formazione islamista palestinese sul suolo israeliano il 7 ottobre 2023.

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha risposto che si trattava dell’“ultimo avvertimento”, chiedendo che i gli abitanti di Gaza liberassero gli ostaggi e si “sbarazzassero” di Hamas, che ha preso il potere nella Striscia nel 2007. “Se tutti gli ostaggi israeliani non saranno liberati e se Hamas non sarà completamente cacciato da Gaza, Israele adotterà misure di una portata mai vista finora”, ha minacciato il ministro.

Ostaggi ancora nelle mani di Hamas

Delle 251 persone rapite durante l’attacco del 7 ottobre, 58 sono ancora trattenute a Gaza, 34 delle quali sono state dichiarate morte dall’esercito israeliano.

Sirene d’allarme in azione a Tel Aviv

Le sirene d’allarme per l’arrivo di missili sono entrate in azione a Tel Aviv per la prima volta dal mese di gennaio, dopo la rottura del cessate il fuoco da parte di Israele. L’IDF ha riferito che il sistema di allarme è entrato in funzione “in seguito al lancio di un missile in arrivo dallo Yemen”.

Missili dallo Yemen

L’esercito israeliano ha dichiarato, sempre oggi, giovedì di aver intercettato un missile proveniente dallo Yemen. I ribelli yemeniti Houthi hanno dichiarato di aver preso di mira l’aeroporto Ben Gurion, vicino a Tel Aviv. “Un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato [...] prima di entrare in territorio israeliano”, ha dichiarato l’esercito.

I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato il lancio di un “missile balistico ipersonico” verso l’aeroporto Ben Gourion e un’altra operazione contro una portaerei americana e diverse navi da guerra, in un messaggio su Telegram. Dopo l’inizio della guerra a Gaza, scatenata da un attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, i ribelli Houthi hanno condotto decine di attacchi missilistici contro Israele e navi accusate di legami con Israele, affermando di agire in solidarietà con i palestinesi.