Il sudcoreano Kim Jong-yang è stato eletto mercoledì presidente dell'Interpol per un mandato di due anni. Sconfitto il candidato russo, il generale Alexander Prokopchuk, funzionario nel ministero dell'Interno e attuale vice presidente.
I delegati della più grande organizzazione di polizia del mondo hanno eletto Kim Jong-yang in un'assemblea generale a Dubai.
RG 12.30 del 21.11.2018 La diretta di Chiara Savi
RSI Info 21.11.2018, 14:55
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Kim Jong-yang era già presidente in carica dell'Interpol dopo le improvvise "dimissioni" del suo ex capo, Meng Hongwei, accusato di corruzione in Cina.
L'elezione della guida dell'Interpol ha aperto un nuovo fronte nello scontro fra Russia e Stati Uniti. Washington ha fatto sapere di opporsi alla nomina del candidato russo, considerandolo vicino al presidente Vladimir Putin e avanzando il sospetto che con lui il Cremlino potrebbe usare l'organizzazione internazionale della polizia criminale come uno strumento per colpire gli oppositori all'estero.
In una lettera inviata all'amministrazione del presidente Donald Trump e all'assemblea generale dell'Interpol, i senatori statunitensi membri della Helsinki Commission, che si occupa di diritti umani, avevano affermato senza tanti complimenti che mettere il generale russo a capo dell'Interpol equivaleva "a mettere la volpe a guardia del pollaio".
La portavoce del ministero dell'Interno russo, Irina Volk, ha replicato affermando che è "inammissibile politicizzare l'Interpol come organizzazione professionale internazionale che unisce gli sforzi di 192 paesi nella lotta alla criminalità internazionale e al terrorismo".
ATS/M. Ang.