L'Iran ha annunciato martedì di aver messo fine alle operazioni di soccorso nelle aree colpite dal terremoto di domenica, che ha causato la morte di almeno 445 persone e migliaia di feriti (circa 7'370) nel paese. Lo rende noto la televisione pubblica. "Le operazioni di soccorso nella provincia (occidentale) di Kermanshah sono terminate", ha dichiarato Pirhossein Kulivand, responsabile dei servizi di emergenza.
Il conto delle vittime è inevitabilmente destinato a salire, sia perché alcune località nella regione montuosa sulla catena degli Zagros non sono ancora state raggiunte a causa delle strade bloccate dalle frane, sia perché molti dei sopravvissuti versano in gravi condizioni.
Il terremoto di magnitudo 7,3 ha colpito città e villaggi nella regione confinante con l'Iraq, sorprendendo molte persone nel sonno. La città più colpita è Sarpol-e Zahab, nella provincia iraniana di Kermanshah, dove si registrano 300 morti. Secondo la TV pubblica, migliaia di persone sono sfollate in accampamenti improvvisati per la paura di nuove scosse, dopo le 193 onde sismiche già registrate.
ATS/M. Ang.