Iran potenza nucleare? “Difficile da verificare”

Il WEF si è concluso e tra gli ospiti internazionali era presente anche il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi che, intervistato dalla RSI, parla della situazione del nucleare iraniano.

Un anno fa lei invitò la comunità internazionale a gettare un occhio di riguardo sulle attività di Teheran. È ancora preoccupato?

“Sono ancora preoccupato. Abbiamo visto in questo anno che l’Iran ha sviluppato tutte le sue capacità per quello che riguarda il programma nucleare, l’arricchimento d’uranio, nuovi impianti”.

Quindi c’è stato un peggioramento ulteriore quest’anno.

“La situazione diventa sempre più difficile e per questo bisogna avere un processo diretto di negoziazione. Non è facile. È vero anche che il mondo aspettava l’arrivo della nuova amministrazione americana”. 

Cosa cambierà?

“Cambierà il fatto di avere un interlocutore. L’amministrazione Biden era lì, ha fatto un lavoro serio ma dopo le elezioni era chiaro che non sarebbe stato il negoziatore dell’avvenire. E per questo noi siamo passati in una fase... come una specie di limbo”.

Teheran continua a dire che non vuole diventare una potenza nucleare. Lei non ci crede?

“Io credo ma devo verificare”.

Una verifica che non è fattibile, si sa troppo poco.

“Una verifica che non è completa. Ci sono tante cose che dobbiamo vedere, tanti impianti che dobbiamo verificare, non abbiamo potuto farlo”.

Nel 2024 abbiamo avuto paura che ci potesse essere un attacco israeliano sui siti iraniani. Quanto è ancora preoccupato?

“Gli attacchi li abbiamo visti ma per fortuna non sono stati colpiti gli impianti nucleari. E speriamo che continui così”.