Le lotte intestine in Iran sono un "veleno mortale" per la politica estera del paese: lo dice il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif in un'intervista apparsa martedì all'indomani delle sue dimissioni, che il presidente Hassan Rohani non ha ancora accettato e che una maggioranza dei deputati di Parlamento, in una lettera, lo invita anzi a respingere.
MODEM del 10.10.2018 L'intervista integrale di Emiliano Bos a Mohammad Javad Zarif
rsi 10.10.2018, 11:00
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La frase di Zarif, un moderato, sembra lasciare intendere che il suo addio sia dovuto alle pressioni degli ambienti più conservatori e sia legata al ruolo chiave da lui avuto nella firma dell'accordo sul programma nucleare della repubblica islamica, concluso nel 2015 e nel frattempo abbandonato dall'amministrazione Trump, ma sempre difeso dagli altri paesi occidentali che lo avevano sottoscritto.
Il presidente Hassan Rohani non ha da parte sua accettato le dimissioni presentate dal suo ministro degli esteri.
Zarif stesso, classe 1960, ha a lungo vissuto negli Stati Uniti, compiendo studi a San Francisco e Denver e occupando dal 2002 al 2007 il posto di ambasciatore alle Nazioni Unite.