L'Iran, come già preannunciato, ha superato il volume massimo consentito, fissato dall'accordo nucleare del 2015, delle sue scorte di uranio a basso arricchimento. È quanto riferisce l'agenzia francese AFP citando fonti diplomatiche a Vienna.
La repubblica islamica aveva dichiarato a metà giugno che avrebbe superato il massimale di 300 chili di uranio arricchito al 3,67% previsto dall'accordo di Vienna, dopo aver detto che non si considerava più vincolata da questo limite a causa del ritiro unilaterale del testo da parte degli Stati Uniti nel maggio 2018.
Un accordo con L'UE
A calmare gli animi, potrebbe essere il meccanismo finanziario Instex, promesso da Londra, Parigi e Berlino, per continuare gli scambi con Teheran nonostante le sanzioni americane. Si tratta di un sistema di scambio in euro che opera al di fuori del sistema di pagamenti SWIFT dominato dal dollaro statunitense.
"L'Iran si augura che l'Unione Europea prenda misure pratiche e tangibili per mettere in funzione Instex entro il 7 luglio, ovvero alla scadenza dell'ultimatum di 60 giorni", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Abbas Mousavi.
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