Meno di due giorni decisivi in Israele per evitare le quarte elezioni in circa due anni. Martedì 23 dicembre scade infatti il termine previsto dalla legge per approvare la finanziaria, pena lo scioglimento della Knesset e il ritorno alle urne, probabilmente il 16 marzo.
Ma la situazione delle trattative tra il Likud di Benyamin Netanyahu e Blu Bianco di Benny Gantz non sembra delle migliori, anche se dal partito del secondo indicano "in 50% sì e 50% no" le possibilità di un accordo.
Lo scoglio, noto, è quello della finanziaria che Netanyahu vuole sia approvata per il solo 2020 mentre Gantz chiede - come prevede l'accordo del maggio scorso che portò alla formazione del governo di unità nazionale - il varo anche per quella del 2021. Dietro la questione del bilancio statale ci sono anche vari altri temi che vedono i due leader in disaccordo.
ATS/ANSA/Swing