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Israele: una, nessuna e centomila

Lo Stato ebraico è alle prese con la terza elezione in meno di un anno. Viaggio nella complessa società israeliana, tra hipster e coloni

  • 29 febbraio 2020, 19:51
  • 22 novembre, 19:48
01:27

Per le strade di Florentin, il quartiere ribelle di Tel Aviv

RSI / Jonas Marti 29.02.2020, 19:50

Di: Jonas Marti 

Sono ben trenta i partiti in corsa alle elezioni israeliane di questo lunedì, il terzo appuntamento elettorale in meno di un anno. E anche se la maggior parte di essi non riuscirà a entrare in parlamento, la loro moltitudine è la chiara espressione di una società dai mille colori e dalle mille sensibilità.

A Tel Aviv, per esempio, città fondata nel 1909 da ebrei laici e per lo più socialisti, la sinistra dovrebbe fare un ottimo risultato. Alle ultime elezioni dello scorso settembre, nel quartiere di Florentin i partiti dell’area progressista hanno preso globalmente più del 70% dei voti. E sono numerosi gli ebrei che sceglieranno la Lista Comune, che accoglie al suo interno anche i partiti arabi.

04:42

Israele di nuovo alle urne

Telegiornale 01.03.2020, 21:00

02:50

RG 18.30 del 01.03.20: il reportage di Jonas Marti

RSI Info 01.03.2020, 19:45

Opposta la situazione tra i coloni ebrei della Valle del Giordano, che in campagna elettorale entrambi i candidati favoriti, Netanyahu e Gantz, hanno promesso di annettere a Israele. In questa porzione della Cisgiordania occupata dal 1967 ci sono 21 insediamenti ebraici, considerati illegali dalla comunità internazionale. Qui lunedì si voterà a destra: o per il Likud, o per la nuova formazione centrista Blu e Bianco, oppure per la coalizione Yamina della destra radicale.

03:22

Israele, reportage del TG a due giorni dal voto

Telegiornale 29.02.2020, 21:00

03:08

RG 18.30 del 29.02.20: il reportage di Jonas Marti

RSI Info 29.02.2020, 19:45

Ma poi ci sono i partiti nazionalisti ultraortodossi, tradizionalmente forti a Gerusalemme. I partiti arabi israeliani ad Haifa e nelle aree del nord a maggioranza araba. Poi l’ago della bilancia Avigdor Libermann di Israel Beitenu, Israele Casa Nostra: causa dell’attuale crisi politica, è lui ad aver fatto cadere il governo di Netanyahu e ora ha dichiarato la sua disponibilità ad allearsi con Gantz.

Insomma: un voto, una saga. I sondaggi dicono che anche questa volta nessun blocco riuscirà ad avere la maggioranza dei seggi in parlamento. E c’è già chi si aspetta il quarto episodio della serie, una quarta elezione a settembre.

00:32

Israeliani alle urne per la terza volta

Telegiornale 02.03.2020, 13:30

01:57

Il commento da Gerusalemme

Telegiornale 02.03.2020, 13:30

00:52

Israele, partecipazione record alle elezioni

Telegiornale 02.03.2020, 21:00

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L'inviato a Gerusalemme

Telegiornale 02.03.2020, 21:00

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