È ormai questione di minuti: il Governo di Benyamin Netanyahu e Benny Gantz si scioglie alla mezzanotte di martedì e Israele convocherà nuove elezioni. Per la quarta volta in circa due anni il paese andrà infatti alle urne, con tutta probabilità tra tre mesi, il 23 marzo. Così stabilisce la legge in mancanza del varo del preventivo dello Stato entro il 23 dicembre. E la Knesset ha bocciato anche il tentativo di spostare con una legge dell'ultimo momento la data da domani al 5 gennaio.
Lo scoglio del bilancio è stato così fatale per il Governo di unità nazionale tra il Likud e Blu Bianco, nato a maggio scorso sotto la spinta e l'urgenza di combattere la pandemia, come sostennero sia Netanyahu sia Gantz, fino ad allora avversari senza esclusioni di colpi. La mancata approvazione, da agosto scorso, della finanziaria è stata la formalizzazione di un dissidio costante e profondo tra due forze lontane mille miglia l'una dall'altra.
Lo scioglimento del parlamento è stato confermato sempre in serata anche dal presidente della Knesset, la camera unica israeliana.
Notiziario delle 22.00 dell'1.12.2020
RSI Info 01.12.2020, 23:14
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Israele, crisi di governo
Telegiornale 23.12.2020, 13:30