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Italia, TAV inguaia il Governo

Il comitato tecnico incaricato da Roma ha consegnato l'analisi costi-benefici sull'alta velocità Torino-Lione e già Salvini evoca un referendum per il sì

  • 10 gennaio 2019, 14:19
  • 22 novembre, 23:17
01:25

RG 12.30 del 10.01.2019 - La corrispondenza di Claudio Bustaffa

RSI Info 10.01.2019, 14:08

  • Reuters
Di: ATS/ANSA/Reuters/EnCa 

Il comitato tecnico incaricato di stilare un’analisi tecnica costi/benefici sulla linea ferroviaria ad alta velocità tra Torino e Lione (TAV) ha consegnato al Governo italiano il documento, che – secondo la stampa della vicina Penisola – contiene un preavviso negativo sulla realizzazione dell’opera, dando vita così a un nuovo motivo di conflitto nella maggioranza dell’Esecutivo.

Un Esecutivo già confrontato con i "postumi" degli attriti legati al sì a Bruxelles del premier Giuseppe Conte all’accoglienza di una decina di migranti sbarcati mercoledì a Malta e per i quali il vicepremier (e ministro dell’Interno) Matteo Salvini aveva dichiarato che "i porti in Italia erano chiusi".

La prevista bocciatura della TAV, pure in virtù del fatto che a capo del gruppo di lavoro vi era il professor Marco Ponti che l’ha sempre osteggiata, pone Roma di fronte a una situazione imbarazzante. Oltre al rischio di sanzioni milionarie e alla probabile restituzione dei fondi comunitari già stanziati per i lavori, la sola consegna dell’analisi ha suscitato un vespaio di polemiche politiche. I contenuti non si vedranno prima che il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli (5Stelle, contrario all’opera) avrà condiviso i contenuti con la Francia, Bruxelles e la Lega, alleata di Governo.

Vero è che Salvini ha subito evocato un referendum per il sì alla linea ferroviaria ad alta velocità, ricordando che “nessuno potrebbe opporsi a una richiesta dei cittadini”. Il titolare del ministero dell’Interno ha ricordato infatti che “ci sono milioni di piemontesi e di italiani che hanno un’idea chiara” ed è quella di andare avanti. Il presidente della Regione Piemonte ed ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino (PD) ha affermato dal canto suo di non essere sorpreso del probabile no, precisando di attribuire un “altissimo valore” allo spostamento “di persone e merci dalla strada alla ferrovia” in prospettiva futura e per questo ritiene “che la TAV si debba fare”.

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La questione TAV

Telegiornale 10.01.2019, 21:00

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