È un braccio di ferro tra Governo italiano e Comitato olimpico internazionale dopo il via libera della nuova legge sullo sport, approvata martedì al Senato. Queste riforme, secondo Losanna, minacciano l’autonomia del CONI e potrebbero portare all’impossibilità per gli atleti azzurri di gareggiare con il tricolore alle Olimpiadi del 2020.
Il via libera al testo voluto dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti attribuisce al Governo in via definitiva la delega a intervenire sull'ordinamento sportivo.
Nella lettera l'ente presieduto da Thomas Bach aveva espresso "seria preoccupazione" per una legge che "intaccherebbe chiaramente l'autonomia del CONI". La stessa preoccupazione già paventata, lo scorso 24 giugno, al premier Conte in occasione dell'assegnazione dei Giochi invernali 2026 a Milano-Cortina.
Sono sei i punti indicati da Losanna su cui servirebbe fare marcia indietro, pena "la sospensione o il ritiro del riconoscimento del Comitato olimpico" e, quindi, il rischio di andare a Tokyo con una delegazione di atleti senza bandiera. Uno scenario non edificante che tutte le parti in causa vogliono scongiurare.