È solo in apparenza un trend positivo quello che emerge dai dati rilevati lunedì in Italia con poco più di 13'000 contagi registrati rispetto ai 17'500 circa di domenica. A fronte di un numero inferiore di tamponi processati, preoccupa il tasso di positività che sale dal 6,8% al 7,7%, il dato più elevato da gennaio.
La regione più colpita è l’Emilia Romagna, con quasi 2'600 casi, un terzo concentrati a Bologna città e provincia, che alla luce del preoccupante aumento del ritmo dei contagi potrebbe diventare presto zona rossa. Questa accelerazione di nuovi positivi è evidente anche in Lombardia, che registra 2'100 infetti in ventiquattro ore.
I territori più colpiti restano Milano, Brescia, Bergamo a cui si aggiunge l’intera provincia di Como che insieme ad altri 49 comuni del Cremonese, del Mantovano e del Pavese da mercoledì entrano a far parte della zona arancione scura. Si aggiungono così alle provincie della Franciacorta e alla ex-zona rossa Viggiù, Mede e Bollate. Tuttavia, il Comitato tecnico scientifico nel suo ultimo rapporto ha sottolineato come in gran parte del Paese, negli ultimi sette giorni, si sia registrato un forte aumento dei contagi.
La crescita media del 33% tocca punte di oltre il 45% in regioni come Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Inoltre, da fine gennaio il Covid-19, si sta diffondendo maggiormente nella fascia della popolazione compresa tra i 13 e i 19 anni. I giovani contraggono forme lievi o addirittura asintomatiche, con un potenziale di diffusione molto elevato tra le persone, fatto che insieme alla maggiore trasmissibilità delle nuove varianti, senza adeguate barriere, rischia di generare un'ondata di ampie proporzioni.
Terza ondata in Italia?
Telegiornale 02.03.2021, 21:00
Da Roma Lorenzo Buccella
Telegiornale 02.03.2021, 21:00